Ieri sera assieme a Marco Manneschi, Responsabile Enti Locali IDV Toscana, ho scritto il seguente comunicato stampa:
L’Italia dei Valori prende atto che, con la bocciatura del correttivo del bilancio previsionale 2012 in Consiglio Comunale a Siena, si è conclusa, anzitempo e malamente, l’esperienza del centrosinistra guidato da Franco Ceccuzzi e appare ormai inevitabile il Commissariamento del Comune in vista di nuove elezioni. Un epilogo inevitabile, giacché nessuno, nella maggioranza di centrosinistra, ha voluto essere promotore di quel contributo di idee in netta discontinuità con il passato che noi di Italia dei Valori, non più di un anno fa, abbiamo voluto condividere con la coalizione di centrosinistra e con l’allora candidato Sindaco Ceccuzzi: un governo del territorio realmente sostenibile, il rilancio dell’Università di Siena e, soprattutto, nuovi criteri meritocratici per le nomine della Fondazione Mps. Un contributo, il nostro, tollerato con sufficienza, in campagna elettorale, da parte di chi era ed è convinto che i voti si prendono “a prescindere”, un contributo subito tradito dall’amministrazione cittadina con le nomine al Monte dei Paschi e alla Fondazione, che hanno portato, addirittura, a elevare un indagato per reati finanziari gravissimi, e oggi rinviato a giudizio, quale Alessandro Profumo, a Presidente della Banca. I fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione. La lotta di potere che ha portato alla crisi in Consiglio Comunale è lì a testimoniare che per governare una città non bastano muscoli e numeri, ma un progetto politico davvero all’insegna della discontinuità, e non soltanto nelle dichiarazioni d’intenti: invece, la partita che ha portato al rinnovo del CdA della Banca è stata giocata con altre regole, le vecchie regole della partitocrazia e della spartizione delle poltrone. E questo nel momento in cui l’Istituto di credito necessita più che mai di fiducia da parte dei mercati e dei cittadini e di ritrovare la sua vocazione al servizio del territorio. Oggi, dunque, le lotte intestine che hanno caratterizzato quest’ultima fase, l’opacità delle scelte al riparo da un trasparente confronto con la cittadinanza, coincidono con la crisi della Banca e aprono uno scenario difficilissimo per la città. L’Italia dei Valori prende le distanze da questo “groviglio armonioso” e lavorerà pertanto per un progetto di città alternativo a questa logica che ha generato la crisi attuale, auspicando il coinvolgimento di tutte le forze di centrosinistra, a partire dal Pd, al quale chiediamo di intraprendere un serio processo chiarificatore, aperto e visibile.