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Siamo arrivati al primo step del libro “Città di carta” di John Green seguendo la tabella di marcia del gruppo di lettura indetto da “la tana di una booklover”. Premetto fin da subito che non sono molto estasiata da questa lettura. Lo stile di John Green non mi fa impazzire, era già successo con Colpa delle stelle, questo romanzo, in particolar modo, l’ho trovato molto didattico, mi sembrava di leggere il libro assegnato per i compiti delle vacanze estive delle medie. Capisco che questa sensazione è sicuramente accentuata dal fatto di trovare poca empatia con i protagonisti con i quali ho ben poco in comune, rientrando, io, in una fascia d’età diversa da quella dei personaggi di cui seguiamo le vicende, però proprio a livello stilistico mi aspettavo qualcosa di più “movimentato”, invece ritrovo un rigore e una rigidità quasi fastidiose.
A parte questo, ho apprezzato l’introduzione in cui venivano narrate le vicende del passato dei due protagonisti, seguita da un gap che ci porta al tempo effettivo della narrazione, un occhio molto filmico in questo passaggio: un flashback che sfuma lentamente nella contemporaneità della scena. Ho trovato i due protagonisti entrambi sui generis e mi ritrovo a pensare che probabilmente Green è affezionato a personaggi un po’ fuori dal comune, ma soprattutto distaccati moralmente e fisicamente dalla massa. Margo è un personaggio che sicuramente incuriosisce, perché la caratterizzazione è impostata in modo da non svelarci subito il perché della sua estrosità e questo invoglia ad andare avanti con la lettura per comprenderla più a fondo. Quentin l’ho trovato un ragazzino insicuro e un po’ impacciato, una rappresentazione del tutto realistica di un adolescente alle prese con gli anni delle scuole superiori. Apprezzo in Green questa sua peculiarità di saper entrare in maniera eccellente nella testa degli adolescenti, siano questi maschi o femmine, e di saper affrontare ogni situazione coerentemente con l’atteggiamento di questi ragazzini. La trama, arrivando fino alla fine della “prima parte” è abbastanza semplice e finalizzata più che altro ad introdurre persone, luoghi ed eventi: ci troviamo dinnanzi a due ragazzi Quentin e Margo, dirimpettai fin da piccoli e amici ritrovati in una notte di follia in cui la ragazza chiede aiuto al fidato vicino di casa per poter compiere una serie di vendette ai danni dell’ex fidanzato fedifrago e amicizie annesse che, consapevoli del tradimento, gliel’hanno taciuto a lungo. L’avventurosa notte ha un buon ritmo e si legge molto scorrevolmente, mi ha colpito molto il biglietto della spesascritto da Margo in cui utilizza in un modo particolare le maiuscole. Nulla di innovativo o originale ma sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa scena perché, mi sono accorta della particolarità solo quando Q. lo ha fatto notare alla stessa Margo, e questo è dovuto al fatto che è lo stesso modo che ho io di usarle, in particolar modo per catalogare i film, infatti lì per lì se non ci fosse stato il successivo scambio di battute in merito non me ne sarei assolutamente accorta. Sinceramente mi ha un po’ deluso la spiegazione di questa scelta grafica da parte di Margo (“Sono una grande sostenitrice delle maiuscole a caso.”) me la sono presa un po’ sul personale perché, usando anche io il suo stesso metodo, penso che lo abbia un po’ banalizzato, infatti le parole maiuscole in mezzo ad una frase non sono scelte a caso, sia per quanto mi riguarda, ma anche nel caso di Margo avendo constatato che soltanto a quelle di rilievo è stata messa la “capital letter”.Anche se non mi ha coinvolto più di tanto, sono curiosa di proseguire nella lettura per vedere le reazioni delle vittime delle vendette di Margo, ma soprattutto voglio continuare a leggere perché l’iniziativa del gruppo di lettura mi piace molto, lo trovo un buon metodo per scambiare opinioni con altri lettori e guardare magari quello che si è appena letto da altri punti di osservazione.Consiglio a tutti coloro a cui piace leggere di provare quest’esperienza almeno una volta, perché è molto stimolante e, perché no, vi invito a prendere parte proprio alla lettura di questo romanzo, perché nonostante la lettura sia già iniziata le iscrizioni rimarranno aperte per permettere a chiunque di poter recuperare in corsa e unirsi al nostro dibattito!
Avete già letto questo libro? Cosa ne pensate? Partecipate o avete partecipato a qualche gruppo di lettura? Raccontatemi le vostre esperienze e opinioni con un commento!