Se la cercate in una cartina fra le migliaia di isole che popolano il mar dei Caraibi, cercatela fra le Piccole Antille e fermate lo sguardo quando avrete incontrato una piccola farfalla: quella é Guadalupa. L’ala sinistra é l’isola di Basse-Terre, quella destra é Grande-Terre. Le separa una sottile striscia d’acqua.
In un gioco di associazione di parole, se qualcuno dice Caraibi l’altro risponde spiagge. Ed in effetti ce ne sono alcune davvero fantastiche da queste parti, principalmente a Grande-Terre. Le località di St.Francois e St. Anne si contendono le più quotate dell’isola. Spiagge di sabbia bianca e mare turchese, orlate da palme di cocco e protette dalla barriera corallina. Un vero paradiso, insomma. Ora, premettendo che Guadalupa é la mia prima e per il momento unica esperienza nei Caraibi, premettendo quindi che nel mio immaginario dire Caraibi é dire Guadalupa, ditemi Caraibi e io vi risponderò senza esitare con la parola vegetazione. Giriamo in macchina per l’isola e contemplo dal finestrino tutto quel groviglio verde che sembrava voler inghiottire la strada. Anche il Mediterraneo vanta una flora affascinante, però il verde dei Caraibi é un’altra cosa. La macchia mediterranea, a mio parere, con le sue piante basse, i cespugli di ginestre, il verde argento degli ulivi, le rocce, l’alloro, il mirto, il rosmarino, le querce e i fiori silvestri, ha il fascino della bellezza senza tempo. E’ una natura saggia, matura, é equilibrio, é tradizione, una cornice perfetta alle infinite bellezze architettoniche e archeologiche che da Gibilterra fino a Istanbul deliziano il viaggiatore. La vegetazione nei Caraibi, invece, mi fa pensare a un’adolescente in piena rivoluzione ormonale. Esplosiva, sfacciata, profumata, lussuriosa, irriverente, viva come se bevesse ogni giorno dalla fonte dell’eterna gioventù.
Tornando alle spiagge, se Grande-Terre ha dalla sua le più belle dell’isola, Basse Terre é la dimora del Vulcano La Sufriere, della sua lussureggiante foresta tropicale di ben 17000 ettari, di cascate e laghetti alimentati dai tanti corsi d’acqua, e della boutique del rum più carina dell’isola, la Boutique Rhum Agricole Bologne. Immersa nel cuore dei campi di canna da zucchero, la boutique é il luogo perfetto per comprare souvenir originali e qualche bottiglia di rum, il patrimonio locale per eccellenza, e magari per una passeggiata nei campi di canna e una visita alla Distilleria.