Il Guangzhou Evergande vince la Champions League d'Asia battendo 1-0 gli emirati dell'Al Ahli (dopo lo 0-0 dell'andata) nella finale di ritorno giocata al Tianhe Stadium di Canton. Gol decisivo nella ripresa dal brasiliano Elkeson.
I cinesi tornano campioni d'Asia a due anni dal trionfo del 2013 quando in panchina c'era Marcello Lippi. Questa volta in panca c'era Felipe Scolari che l'aveva ereditata (a fine giugno) dall'esonerato Fabio Cannavaro a cui va riconosciuto un contributo nella fase iniziale della competizione qualificandosi primo nel girone H, sebbene solo all'ultimo match. Scolari, dopo i flop delle ultime esperienze (in primis il Mondiale brasiliano casalingo), si rilancia così con il "doblete" coppa più campionato, vinto meno di un mese fa.
Finale tiratissima, all'insegna dell'agonismo e di una tensione palpabile. Molto contratti i cinesi nel primo tempo con la "stella" Ricardo Goulart (27 gol stagionali) in ombra così come gli altri due connazionali Paulinho e Elkeson. Meglio gli ospiti alla prima finale di Champions della sua storia che, allenati dal sornione rumeno Olaroiu, attendono che i padroni di casa si scoprano per colpire in ripartenza; strategia che quasi paga già nel primo tempo: Everton Ribeiro disegna calcio a centrocampo e, nella migliore occasione degli arabi, lancia Lima (altro brasiliano, sono 5 in campo) che spara un diagonale trovando però la respinta di Zeng Cheng. Il portiere del Guangzhou è il migliore in campo, fin quando ci rimane: al 39° è costretto ad uscire per una distorsione alla caviglia, al suo posto il 33enne Li Shuai. Il match cambia spartito nella ripresa coi cinesi da subito risoluti a trovare il gol, che trovano al 54° con una magia di Elkeson (stagione tormentata dagli infortuni per lui ma tornato in forma al momento giusto) che, spalle alla porta, dribbla con un colpo di tacco il suo marcatore e segna con un bellissimo tocco di esterno sul secondo palo per bruciare il tempo di intervento del portiere ospite Mahmoud.
E' il gol che, come prevedibile, rompe l'equilibrio. L'Al Alhi perde infatti prima il suo capitano Khalil (entra Assaidi, marocchino ex Liverpool) e poi, per rosso diretto, il centrale Khamis; gli arabi riescono comunque a creare qualche grattacapo al Guangzhou, rinculato troppo nel finale, ma ancora Lima lanciato in porta si attarda e la sua conclusione viene murata da un perfetto intervento difensivo del coreano Kim Young-Gwon.
Guangzhou-Al Alhi 1-0: Lima sbaglia, Elkeson no. I cinesi tornano campioni d'Asia ultima modifica: da