
Devo dire che sono soddisfatta, mi piacciono. Sono semplici e lineari, ma la lavorazione traforata dona loro un po' di grazia e di personalità.

Come mio solito, non ho seguito nessuno schema, ma ho fatto una serie di prova & riprova, di fai & disfa, provandoli sulle mie mani (quelle nella foto sono invece di Gaia) e prendendo qualche appunto.... per poter fare il secondo guanto del paio uguale al primo.

Ho iniziato dal polsino; è lavorato a maglie mezze alte "in costa", cioè prendendo con l'uncinetto solo un filo della catenella della maglia di base. In questo modo si ottiene un aspetto simile a quello della maglia rasata lavorata ai ferri.

Una volta terminato il lungo e stretto rettangolo che costituisce il polsino, ho girato il lavoro sul lato lungo, senza staccare il filo, e ho cominciato a formare il "corpo" del guanto. Ho eseguito due giri a maglia mezza alta, aumentando qualche maglia, e poi ho iniziato il motivo traforato.
Alcuni giri sono lavorati in tondo, altri (in corrispondenza dell'apertura per il pollice) con un andamento avanti-indietro.

Infine, ho formato la patellina con l'asola, attaccato il bottone e rifinito con un giro a maglia bassa il "giro-pollice".

Ho dato delle spiegazioni di massima, senza indicare il numero di maglie e di giri, perchè tutto dipende dallo spessore del filato (nel mio caso è lana acrilica lavorata con l'uncinetto n°3), dalle dimensioni necessarie per il guanto finito e dal tipo di punto che si intende utilizzare.
A presto! =)






