Magazine Italiani nel Mondo

Guardandoci Intorno

Creato il 11 maggio 2011 da Nicolcurini

Viaggiando per il Sudest asiatico, non si puo' non fare i conti con la prostituzione. Se fino a poco tempo fa non avevo una idea chiara a proposito ora si. La prostituzione non e' mai una scelta, gli elementi che spingono alla prostituzione sono la estrema poverta', la mancanza di istruzione e un'educazione alla subordinazione, che non prevede per le femmine nessuna autostima. In Asia le ragazze che si prostituiscono sono quasi sempre spinte dalle familie stesse, secondo una mentalita' in cui le figlie devono cominciare a provvedere alla famiglia il prima possibile e la loro considerazione a livello familiare e' direttamente proporzionale al denaro che portano, inoltre, una volta che il flusso di denaro comincia entrare, le richieste ed esigenze economiche da parte delle familie, si fanno sempre maggiori e sempre maggiore e' la pressione affiche' il tenore di vita raggiunto venga mantenuto. Secondo un detto Khmer gli uomini sono come l'oro mentre le donne come il tessuto, se immergi l'oro nel fango, questo si lava e torna a splendere, mentre un tessuto una volta immerso nel fango, anche se lavato non tornera' mai pulito come prima. In questa cultura dove le donne come gli animali domestici, cioe' sono valutate in base al loro risultato monetario, molte ragazze, senza istruzione, che vengono da famiglie poverissime ed educate ad avere come valore solo quello dei soldi, prostituendosi hanno la possibilita' di accedere a un tenore di vita insperato, di poter mantenere la loro famiglia e di essere da questa accettate e apprezzate. Le alternative alla prostituzione per ragazze non istruite sono poche, e soprattutto non guadagnerebbero neanche un decimo di quello che possono arrivare a guadagnare vendendosi ai turisti. I villaggi del nord della Tailandia, del Laos e della Cambogia, mostrano case di bambu', senza acqua corrente, miseria, poverta' e sporcizia, questo e' il background delle prostitute del Sudest asiatico.
In Europa la maggior parte delle prostitute viene dal sud e dall'est del pianeta, vittime del trafficking, arrivano in un paese europeo con l'illusione di lavorare come badanti, baby sitter o cameriere, e una volte arrivate le confiscano il passaporto, sono rese schiave, violentate, maltrattate e messe "sul mercato". Queste povere ragazze sono macchine da soldi per i loro sfruttatori, oggetti di piacere per i loro compratori, e niente per tutto il resto del mondo, che passa schivandole senza realmente vederle, sono povere anime invisibili. Il traffico di donne e la prostituzione e', con la vendita di armi e droga, uno delle attivita' illecite piu' remunerative, governi chiudono gli occhi, e anzi, alcuni legalizzano la prostituzione.
Queste ragazze sono violentate, maltrattate, e dopo anni sulla strada, oltre a un ampio repertorio di malattie veneree e non, hanno danni permanenti all'apparato genitale e anale, alla struttuta ossea, spesso divenute sterili per gravidanze non volute e conseguenti aborti, senza contare gli irreversibili danni psicologici. Spesso diventano dipendenti a sostanze stupefacenti. Le ragazze che si sono prostituite hanno gli stessi disturbi dei reduci di guerra e dei torturati.
Coloro che pagano una prostituta, non comprano solo una prestazione sessuale, comprano il poter esergitare l'assoluto potere su un altro essere umano, il fatto che i compratori siano uomini e che il rapporto sessuale sia quindi etero, viene visto come se fosse "naturale", uno sport, che non costi fisicamente e psicologicamente dolore. Appagare i desideri sessuali di un uomo che potrebbe avere l'eta' di nostro padre o nostro nonno, aiutati dal viagra, e' raccapricciante per noi donne alla stessa maniera che per un uomo. E immaginate quando abbiamo il ciclo, o semplicemente non ci sentiamo bene, immaginate quando il cliente ha sempre ragione e non poter dire no, questo no, e pensiamo quanto per noi sia importante l'elemento sentimentale (non parlo di amore, ma di feeling, di sentirci a nostro agio e comode) per poter godere di un rapporto, mentre la maggior parte degli uomini pensa che la prostituta addirittura provi piacere durante l'atto!
La legalizzazione della prostituzione scusata da un maggior controllo sanitario e dal permettere solo alle prostitute "consenzienti" di esercitare, non ha fatto altro che far partecipare gli stati a questo enorme businness e legalizzare le mafie che stanno dietro questa attivita'.
La prostituzione non e' una scelta, e quando con malizia lo chiamono "il mestiere piu' vecchio del mondo", dobbiamo rispondere che le prime societa' erano matriarcali e la prostituzione non esisteva, si hanno le prime testimonianze durante i Babilonesi.
Quindi NO, un NO grande e uniforme alla prostituzione e alla sua legalizzazione, e che questo NO per lo meno venga da noi donne del primo mondo in maniera solidale nei confronti dei milioni di donne che non hanno i nostri stessi diritti per essere nate in un paese povero, che sono niente per molti, solo macchine da soldi e che sono destinate a un'esistenza triste, non cadiamo nei luoghi comuni e nell'idea spesso maschile che la prostituta lo fa perche' le piace, immaginatevi voi schiave in paese straniero a dover prostituirsi e non aver una famiglia alle spalle che venga a riscattarvi.
Solidarieta' tra noi, che sappiamo cosa significhi fare l'amore, fare sesso e sappiamo che non ha niente a che vedere con l'essere violentata o venduta a ore.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :