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Guardar non Nuoce

Da Astrofinanza

Articolo di Pierluigi Gerbino. Una significativa discesa dei listini europei ed americani ha formalizzato ieri le prese di beneficio seguite al passo indietro tedesco sulla soluzione della crisi bancaria europea.
Non direi di farsi impressionare molto da borse che chiudono con perdite di oltre il 2% rispetto al giorno precedente, poiché in questi periodi i mercati con la stessa facilità alternano anche recuperi della stessa dimensione.
E’ l’incertezza delle autorità politiche a provocare continui e volatili cambiamenti di direzione.
Se però andiamo oltre l’ansia che ci procura il nervosismo quotidiano, notiamo che dal 9 agosto scorso, giorno del minimo estivo, in oltre due mesi, il mercato USA, espresso dall’indice SP500, ha fatto meno di 100 punti di strada rialzista. Però per farne 100 al rialzo ne ha fatti quasi 10 volte tanti in termini di oscillazioni nelle due direzioni.
Tutto ciò esprime un efficienza direzionale assolutamente scadente, specie se la confrontiamo con quella del movimento precedente. Infatti prima del 9 agosto, in sole 12 sedute, SP500 di punti ne perse addirittura quasi 250.
La chiarezza del messaggio che il mercato ci inviò allora stride con la confusione che ci trasmette in questi giorni, in cui, tra manipolazioni delle mani forti, interventi sui mercati delle autorità, allarmi degli economisti, promesse dei politici e contestazioni degli indignati, i mercati rimangono strizzati nelle loro aspettative e, per non scontentare nessuno, alternano rimbalzi e cadute che in fondo lasciano tutto com’era prima.
Ad eccezione dei portafogli di chi a queste correnti di incertezza si affida nervosamente giorno per giorno e finisce col vendere quando occorrerebbe comprare e comprare quando occorrerebbe vendere. Ovviamente col senno di poi.
Perché chi non ha la sfera di cristallo, durante le fasi di trading range, la cosa più redditizia che può fare è stare a guardare.
Fine articolo di Pierluigi Gerbino


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