La zona vinicola
Il Guardia Saframondi o Guardiolo coinvolge una zona vinicola che si trova poco distante da Benevento, in direzione nord orientale rispetto al capoluogo. Altro punto di riferimento è il Monte Taburno da cui si posiziona a nord, oltre l'area di denominazione di origine del Solopaca.
La caratteristica geologica della zona è il calcare, presente in quantità sulle colline della zona su cui si sono depositati estesi strati ghiaiosi, molti agglomerato ciottolosi a cui si mescolano calcare ancora e arenaria. Le colline calcaree del Guardiolo hanno avuto origine, come tutto l'arco appenninico-campano, grazie ai movimenti tellurici del Terziario, quando lo scontro tra la placca euroasiatica e quella africana originò l'emersione del fondale marino dell'antica Tetide, il mare precedente al Mediterraneo. Il territorio è stato poi modellato dalle successive attività vulcaniche che nella preistoria hanno stratificato materiali tipici di queste attività come la pomice e il tufo, con cristalli di pirosseno e mica. Dal punto di vista enologica le attività vulcaniche hanno contribuito ad una forte presenza di potassio, molto ricercato nella viticoltura. La risultante di tutte queste attività geofisiche sono dei terreni a forte presenza di silicio, calcare e argilla, ottimi per le uve qui coltivate. Buona anche la presenza di sedimenti di fossili di mare, ma anche di selci e calcedonio che furono originati dall'antica salinità lacustre dovuta all'evaporazione marina risalente alla chiusura dello stretto di Gibilterra. Poco invece il granito, segno di poca frizione in profondità.
Le condizioni climatiche sono quelle tipiche dell'interno, continentali con inverni rigidi, spesso nevosi e nebbiosi, ed estati fresche. Ottima la purezza dell'aria.
I vitigni bianchi
I vitigni bianchi che compongono la base ampelografica dei vini di Guardia Sanframondi sono la Malvasia Bianca di Candia e la Falanghina.
Il Malvasia Bianco di Candia è forse il migliore tra tutte le Malvasie, questa grande famiglia che non ha grandi parentele generiche, ma proviene da quella che fu una diffusione storica. È molto coltivato intorno a Roma, sui cosiddetti Castelli, dove venne descritto da Mendoza nel 1868 come Malvasia Candida o Rossa, per il colore rame dei germogli nei primi giorni di ripresa vegetativa. La si trova anche in Umbria, in Lombardia e in Toscana, oltre che nella zona del Guardia Sanframondi.
Ha grandi grappoli conici, dotati di ali, semi-spargolo. Gli acini sono tondi e medi, ben gialli con bucce fini. Si trova bene sulle colline, anche argillose, purché ben esposte. Può fornire ottimi vini sia in purezza che tagliati in particolare con il Trebbiano. Uno dei vantaggi offerti dalla Malvasia è la sua duttilità che lo porta anche a subire spumantizzazioni o appassimenti. Nel centro Italia è il maggior fornitore di Vin Santo.
Il Falanghina invece è la grande autoctona campana riscoperta negli ultimi decenni con un nuovo sistema d'allevamento che ha sostituito il vecchio tradizionale “attaccato ai pali” che aveva dato il nome in antichità alla varietà.
Il Guardia Sanframondi o Guardiolo DOC bianco
La denominazione di origine controllata Guardia Sanframondi nacqua per decreto il 2 agosto 1993. Autorizza la vinificazione in bianco, rosso e rosato nei comuni di Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore, San Lupo e Castelvenere, in provincia di Benevento. Nella vinificazione in bianco si distibguono anche le tipologie Spumante e monovitigno Falanghina.
La base ampelografica del vino bianco generico vede la presenza del Malvasia di candia tra il 50 e il 70% e del Falanghina tra il 20 e il 30%. Un 10% può essere occupato da altre uve bianche autorizzate dalla regione. La tipologia monovitigno Falanghina vede quest'uva protagonista per il 90% mentre sempre per il Falanghina è protagonista al 70% della tipologia spumante.
Le rese per tutte e tre le tipologie bianche sono stabiliti entro le 12 tonnellate per ettaro, e una volta trasformato in vino la gradazione alcolica minima deve essere di 10,50% vol per il bianco e il Falanghina e di 9,50% per lo Spumante. I vigneti da iscrivere all'albo devono essere ben esposti e su colline argillose–calcaree, di medio impasto, entro i 600 metri di quota.
Invecchiamento e vinificazione possono svolgersi in tutta la provincia di Benevento dalle aziende che già trattavano il prodotto prima dell'entrata in vigore del disciplinare.
Il Guardia Sanframondi Bianco ha colori paglierino intenso, con profumi delicati e gusti secchi e freschi. Il Guardia Sanframondi Falanghina è paglierino tenue, delicato, con palato secco e lievemente acidulo. Il Guardia Sanframondi Spumante ha la spuma persistente e un bel color paglierino tenue. Fragrante e secco, molto fresco.
Le aziende
Le aziende che vinificano il Guardia Sanframondi no si sono ancora imposte all'attenzione nazionale, quindi si consiglia una visita nella zona per gustare questo buon vino.