La Marvel, per una volta, si slega dalla storyline dei suoi ultimi film e sforna una pellicola divertente che strizza l’occhio ai vari “star wars” con un pizzico di azione e ironia alla “Indiana Jones”.
Tratto da una graphic novel completamente distaccata dall’universo della continuity Marvel, i Guardiani della galassia è una storia in cui non sono presenti i classici supereroi, ma di individui normali (se di normali si può parlare trattandosi di un film di pura fantascienza) che per miracolo ed aiutati dalla buona sorte riescono a salvare la situazione.
La trama è semplice e lineare: L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
Artefice di questa “mini-rivoluzione” Marvel è il regista James Gunn, sconosciuto ai più e per anni a lavorato per la Troma, per cui a diretto e sceneggiato il divertente e riuscitissimo “Tromeo e Giulietta”. Notato dalla Marvel per lo splendido “Super” (il suo primo film ad avere un vero e proprio riscontro a livello internazionale) datato 2010, gli venne proposta la regia di “Guardiani della galassia” e fortunatamente ritenne giusto accettare l’arduo compito. Arduo perché sconfinando dalla storyline che aveva contraddistinto i precendi film della casa di produzione Americana, era come fare un salto nel vuoto con il rischio che gli spettatori e gli innumerevo fan dei supereroi non avrebbero accetta un cosi grande stravolgimento della linea guida a cui erano abiutati. Guun riesce benissimo nell’arduo compito e tra una citazione e l’altra al cinema degli anni’80, con l’aiuto di una splendida e azzeccata colonna sonora, riesce a coniugare quelli che sono gli elementi giusti per un perfetto film tratto da un fumetto: ritmo, risate ed effetti speciali.
Composta da un 3D quasi inutile e superfluo, una motion capture incredibile e un cast in grande forma composto da Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Lee Pace e dalle voci del duo Vin Diesel – Bradley Cooper, I Guardiani della galassia è per distacco il miglior film Marvel che ad oggi sia stato esportato dagli States.
Nel film di James Gunn si vedono vere e proprie “pennellate” del cinema più bello di Spielberg, di Donner, di Zemeckis, Columbus e, naturalmente, soprattutto di George Lucas negli episodi migliori di Guerre Stellari e Indiana Jones.
Una commedia bizzarra abilmente mascherata da cinecomic, dove per quasi 2 ore si viene letteralmente trasportati in un universo folle ed esilarante tra un procione geneticamente modificato, un albero vivente muto, una sensuale sicaria, un iroso distruttore e un ladro buffone.
FABIO BUCCOLINI