Guardo il Mare e conto tutti i miei limiti,
i miei dubbi
e le amiche incertezze.
Amo il mare,
sia che bonaccia o burrasca,al suo cospetto,
non sono che uno sprizzo d’onda
portato via dal vento a bagnarmi il viso.
Dalla sua spaziosa immensità
ho appreso l’arte del confronto.È la vittoria della mia compiuta imperfezione
laddove la perfezione non potrà essercise non tra i più poveri di cuore.
© Antonio Ragone