Diciannove anni, viene dal liceo classico ma ha deciso di mettere da parte il vocabolario di greco e quello di latino per continuare su una strada che le piaceva di più. Così s’è iscritta al corso quadriennale di Fashion Design dell’Accademia Euromediterranea di Catania e ha deciso: «Da grande voglio fare la stilista!».
Studia in classe, poi torna a casa, un po’ ripassa, un po’ si fa i fatti suoi, un po’ accende il pc e si mette ad aggiornare Deliverance, il suo blog personale tutto dedicato alla moda, neanche a dirlo. Interessi tanti, giusto perché una delle sue filosofie di vita ha a che fare col «mantenersi sempre tante possibilità aperte, evitare le chiusure».
Ciao Silvia, ci racconti quando e perché hai deciso di aprire un fashion blog?
«Ho voluto concretizzare l’interesse per la moda e la ricerca di nuove tendenze in una pagina virtuale aperta a tutti, dove trattare tanti argomenti a livello quasi esclusivamente visivo: sembra quasi di sfogliare una rivista. Inoltre, c’è anche una pagina Facebook, continuamente aggiornata, curata da me e da un’amica con la quale condivido la stessa passione.»
Per quale ragione hai intitolato il tuo blog “Deliverance” e usi l’inglese per comunicare con i tuoi lettori? Una questione di comodità o risponde a precise esigenze?
«Deliverance, “liberazione”, indica indipendenza da qualunque schema e stereotipo. L’inglese è uno strumento utile per incrementare l’interesse dei lettori di tutto il mondo, pensa che ci sono visitatori perfino da Tel Aviv! Miriamo a coinvolgere la gente con la freschezza e la vivacità dei nostri contenuti.»
Quello che salta subito all’occhio aprendo il tuo blog è l’importanza straordinaria che viene data alle immagini. Come scegli le foto?
«Sì, è vero, la scelta è particolarmente accurata, anche perché l’intento è quello di mixare stili e culture differenti, senza scadere mai nel cliché. Inoltre, alcuni scatti pubblicati sono fotografie mie, retaggio di viaggi passati in capitali europee che mi hanno particolarmente colpita.»
Molte fashion blogger pubblicano i loro outfit e mettono se stesse in primo piano. Tu hai scelto di fare l’esatto opposto…
«Mettere me stessa in primo piano avrebbe significato omologarmi a una tendenza ormai diventata consuetudine. In ogni caso, pubblico foto che riflettono il mio gusto personale.»
Quindi ti sei iscritta all’Accademia Euromediterranea per approfondire questo tuo gusto?
«Praticamente sì, e poi volevo concretizzare una passione, e farlo nel modo più eclettico possibile.»
Sei sempre stata appassionata di moda e design o è successo qualcosa che ti ha fatta appassionare di questo mondo patinato?
«Beh, la ricerca per il nuovo e per il diverso mi ha sempre appassionata parecchio. Si tratta di una vera e propria evoluzione interiore, di un interesse che non si esaurisce, anzi cresce col tempo.»
Ci consigli qualche fashion blog da seguire, oltre al tuo naturalmente?
«Uno dei blog che preferisco è senza dubbio The Sartorialist, gestito da Scott Schuman. Giro molto in rete interessandomi un po’ a tutto, dallo streetstyle ai party più cool, poi new faces, fashion designer, backstage di eventi e molto altro.»