Il servizio pubblico, tra crisi economica, pubblicità in calo e sfida tecnologica, è in affanno in tutta Europa. Ma il suo ruolo rimane strategico - e necessario - per la garanzia di pluralismo, di trasparenza e sviluppo culturale che assicura. È quanto è riecheggiato negli interventi che si sono susseguiti questa mattina nella conferenza «Rafforzare il servizio pubblico di fronte alla tempesta digitale», a Roma nell'ambito di Eurovisioni 2013 - XXVII Festival Internazionale di cinema e di televisione.
«In questi anni l'immagine del Servizio Pubblico, in Italia ma non solo, si è appannata - ha spiegato il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi - anche per un eccesso di prossimità con la politica. I conti devono essere in equilibrio, ma il centro del nostro business deve essere la credibilità davanti agli spettatori. Dobbiamo recuperare imparzialità». La Rai, ha spiegato il dg, ha davanti sfide importanti per il futuro. Prima tra tutte quella tecnologica: «Dopo essere stati all'avanguardia fino agli anni Settanta-Ottanta, abbiamo perso terreno. Ora stiamo recuperando per passare necessariamente da un'azienda radiotelevisiva a una più trasversale media company». Ma sulle emittenti, pubbliche e private, inevitabilmente si è abbattuta la scure dei tagli, e per il futuro si apre la via a una maggiore collaborazione tra tv europee, come auspicato anche dal segretario generale di France Televisions, Martin Ajdari.
«C'è la volontà di razionalizzare e tagliare sui costi senza però dover tagliare servizi e prodotti - ha sottolineato ancora il dg Rai -. Non vogliamo rinunciare alla presenza sul territorio, nè all'informazione o allo sport. Questo ci costringerà a lavorare di più insieme ai partner stranieri per poter ammortizzare meglio i costi, mantenendo comunque livelli di qualità alta». «Nel nuovo contesto digitale è forte l'esigenza di un presidio che, al di fuori del condizionamento degli interessi commerciali, operi avendo di mira il progresso sociale e culturale, la tutela della democrazia e del pluralismo.
C'è bisogno di servizio pubblico», ha detto nel suo intervento Francesco Posteraro, Commissario dell'AgCom, sottolineando che la Rai «deve contribuire all'alfabetizzazione informatica dei cittadini, ponendosi, con il continuo sviluppo di contenuti e servizi multimediali, come vero motore di creatività tecnologica». Alla Conferenza sono intervenuti tra gli altri anche Eleonora Andreatta, direttore Rai Fiction, il vice presidente Eutelsat Michel Azibert, il vice presidente Uer Claudio Cappon, la parlamentare europea Silvia Costa, Carolina Lorenzon di Mediaset.