![Gubitosi tratta un'iniezione di 150 milioni in Rai con un pool di banche (Il Mondo) Gubitosi tratta un'iniezione di 150 milioni in Rai con un pool di banche (Il Mondo)](http://m2.paperblog.com/i/197/1971536/gubitosi-tratta-uniniezione-di-150-milioni-in-L-Q6lcJo.jpeg)
La missiva fa seguito a un round negoziale avviato durante l'estate e in cui l'ex direttore finanza di Fiat, ceo di Wind e senior banker di Merryll Lynch ha già incassato dagli istituti un ok di fatto che dovrebbe essere formalizzato a breve.
Il punto, ha spiegato il vertice di Viale Mazzini, è avvicinare le scadenze più impegnative alla ripresa dei conti Rai. Cioè a fine 2015, l'esercizio chiave del nuovo piano, quando il gruppo dovrebbe tornare a macinare utili e sarà in grado di far fronte ai rimborsi. Gubitosi è d'altronde forte dei risultati portati a un anno dal suo insediamento alla direzione generale Rai. A giugno ha chiuso il suo primo trimestre in utile e, complessivamente, i conti semestrali hanno arginato le perdite (-3,2 milioni contro il rosso di 129 dell'anno precedente). Segno che la cura avviata un anno fa sta funzionando e che gli obiettivi del piano appaiono più a portata di mano, con un risultato operativo positivo già quest'anno e il pareggio di bilancio fissato per il 2014. I risultati sono in buona parte frutto dei risparmi sul fronte del personale e sui costi di produzione. Già, perché la ripresa del mercato pubblicitario manca ancora all'appello (i ricavi sono scesi di 50 milioni nei primi sei mesi) anche se settembre evidenzia qualche segnale di crescita. Ma non si può vivere di soli tagli, ha spiegato Gubitosi, impegnato a trasformare la Rai in una media company, creatrice di contenuti e dotata di una tecnologia di ultima generazione.
Da qui la richiesta agli istituti anche di nuova finanza per 150 milioni. La Rai, d'altronde, ha fatto la sua parte: ha onorato le scadenze di quest'anno ripagando circa 50 milioni tra rate di ammortamento e rimborsi previsti dal finanziamento in pool di due anni e mezzo fa. Ora sono però necessari mezzi freschi. Obiettivo, sostenere i 185 milioni di investimenti in tecnologia previsti nel triennio per completare la digitalizzazione delle testate di gruppo e avviare quella della radio. Uno sforzo importante che smarcherà la Rai dal trend delle stagioni precedenti quando per l'innovazione si spendevano circa 25 milioni all'anno.
Certo, la manovra in via di allestimento con il sistema bancario non potrà che fare lievitare il debito, previsto da Gubitosi attorno a 560 milioni alla fine di dicembre. "Ma il debito è sostenibile", ha dichiarato i giorni scorsi il dg di Viale Mazzini. Dall'anno prossimo comincerà a essere riassorbito. I costi straordinari per ristrutturare e decongestionare l'azienda sono ormai stati spesati e per il terzo trimestre si prevede una stabilizzazione dei ricavi pubblicitari. Forse, addirittura, una leggera crescita.
Daniela Polizzi e Carlo Turchetti per "Il Mondo"