Fabio mi ha scritto raccontandomi una sua passione. E io a chi mi scrive parlandomi di cosa ama di più fare non riesco a resistere. Per me le passioni sono sempre una buona notizia. Per questo ho deciso di dare spazio a Fabio. Lui ama scrivere e nel tempo libero si diletta. Mi ha chiesto ospitalità in questo blog e io gli ho detto subito di si. Perchè? Per il discorso passioni di cui sopra ma anche perchè sono molto grata a lui di aver scelto proprio That’s Good News per dare spazio alle sue parole. Quindi, con qualche settimana di ritardo rispetto alla sua richiesta dovuto ai mille impegni e incastri, ecco lo scritto di Fabio. E se siete di Torino apprezzerete ancora di più.
La vicinanza di Torino alla cultura egiziana sembra non far capo solo alla presenza nel capoluogo piemontese del celebre Museo Egizio, il più importante museo di egittologia in Italia.
Secondo il mito infatti, le origini della città sarebbero addirittura attribuite alla figura del principe egiziano Eridano.
Sulla base di testi scritti dagli storici Filiberto Pingone (1675) ed Emanuele Thesauro (1594 – 1675), si è portati a pensare che nel mito si celi un fondo di verità, anche per il ritrovamento, durante gli scavi della Cittadella del 1564, di una base di statua con una dedica alla dea Iside.
Una leggenda che ci avvolge in un’atmosfera esoterica solo leggendola o ascoltandola durante un tour guidato in quello che è il centro della cultura egiziana nella città piemontese, il Museo Egizio.
Entrando più nel dettaglio, la leggenda narra che il principe Eridano, allontanatosi dal Mediterraneo per motivi di intolleranza religiosa nei confronti della casta sacerdotale, sia giunto in Liguria dando alla regione il nome del figlio, Ligurio. Proseguendo poi internamente, avrebbe fondato Torino in prossimità del fiume Po, che gli ricordava il Nilo (XV a.C).
Sorta sotto il culto del dio Api e della dea Iside, Torino rievocherebbe il mito del dio-toro nel suo stesso nome.
Posto che la storia secondo cui Torino sarebbe nata dalla volontà di un principe egiziano non è mai stata confermata, resta certo che la città riveste oggi un ruolo chiave nella conservazione della cultura dell’antico Egitto grazie al museo che ospita, fondato nel 1824 da re Carlo Felice di Savoia e che oggi contiene all’incirca 6.500 pezzi, compresi alcuni dei ritrovamenti nel corso della Missione Archeologica Italiana nel paese condotta tra il 1900 e il 1935.
L’importanza rivestita dal museo nel panorama della conservazione della cultura e delle tradizioni dell’antico Egitto è tale da aver portato numerosi studiosi a giungere in Italia per visionare le collezioni qui conservate e da far sentire chiunque lo visiti completamente immerso in un passato non più così lontano, né geograficamente né temporalmente.
Luogo ideale per menti curiose, il museo è particolarmente amato dai bambini e consigliato per una giornata dedicata alla cultura e ai miti di un mondo passato.