Magazine Diario personale

Guida al caffè in Australia

Creato il 02 dicembre 2015 da Claudia

"Vorrei un caffè per favore", è una frase che non sentirete mai pronunciare in Australia. E non perchè qui il caffè non si beva, anzi. In Australia si consumano enormi quantità di caffè, a tutte le ore. Il problema è che questa frase in Australia non significa niente. Perchè ordinare un caffè e basta, senza ulteriori specifiche, qui non significa niente. Addio al caffè espresso ordinato e preparato in 30 secondi in un qualsiasi bar italiano. Qui ordinare un caffè è una faccenda molto più seria... e complicata!

Quale caffè vuoi?

Se è vero che in Italia il 90% dei caffè ordinati sono espressi (anche nella variante macchiata), è vero che in Australia forse neanche un risicato 10% lo è. Certo, come in Italia, anche qui esiste l' espresso, detto anche short black. Non necessariamente però sarà corto come lo vorrete voi. E' di gran lunga la variante di caffè meno consumata qui, e vi verrà comunque a costare 3$!

Il tipo di caffè più famoso è sicuramente il cappuccino (o "Cap" per gli amici). Il cappuccino qui si beve a tutte le ore, dalla colazione al pranzo, dalla merenda al cena. E badate che qui non si beve il caffè dopo il pasto, ma durante! In ogni modo, in teoria dovrebbe essere pressapoco uguale al nostro cappuccino con schiuma e cacao. In pratica qui la schiuma non la sanno fare, ed io che amo la schiuma devo sempre chiedere "extra foam"... e nel 99% dei casi otterrò comunque una tazza di beverone con 2mm di schiuma, che come ci metto dentro il cucchiaino si dissolve nel nulla. Una delusione micidiale ogni volta.

Una variante del cappuccino molto comune qui è il flat white, che è come un cappuccino senza schiuma nè cacao. Ovvero praticamente ogni cappuccino che mi viene servito qui.

Altro tipo di caffè è il latte, servito in un bicchiere di vetro invece che nella tazza, può essere considerato parente del nostro caffè-latte. Essendo il bicchiere più capiente della tazza, questo caffè risulta meno forte. Attenzione da non confonderlo con il chai latte, che in realtà è un thè di origine indiana che viene sciolto (se in polvere) o lasciato a mollo (se in bustina) nel latte caldo.

Altre varianti di caffè meno richieste sono il piccolo, ovvero un latte ma in un bicchiere piccolo; il macchiato, che almeno in teoria è come il nostro macchiato solo che qui ci aggiungono anche un pochino di latte; il long black, che è il classico beverone americano allungato con acqua calda.

Per gli amanti del dolce poi abbiamo anche la mocha, che è un ibrido fra cappuccino e cioccolata: praticamente è un cappuccino con del cacao sciolto nel caffè. E ovviamente c'è anche la cioccolata calda, che però vi deluderà molto se vi aspettate la cioccolata densa all'italiana: quella che troverete qui infatti altro non è che il nostro latte e Nesquik (a meno che non andiate da Cibo ad Adelaide, dove servono una Italian hot chocolate buonissima). Per il piccolini poi è possibile ordinare un babyccino, ovvero una tazzina di latte caldo, schiuma di latte, cacao e magari anche qualche zuccherino sopra.

Come lo vuoi?

Deciso quale caffè vuoi pensi che il gioco sia fatto? Enno, proprio no. Perchè non basta ordinare un tipo di caffè, ma bisogna anche specificare come lo si vuole. Innanzitutto bisogna scegliere la grandezza: già, lo so, per noi italiani è incomprensibile che ci siano altre grandezze a parte quella normale. Ma qui è così. La tazza standard, sia da bere al tavolo che da portare via, può essere chiamata small (se hanno 3 misure) o regular (se hanno 2 misure). La misura più grande è nella tazza "mug" se al tavolo, e medium (se hanno 3 misure) o large (se hanno 2 misure). In alcuni posti esiste poi una misura large/extra large/jumbo che è praticamente mezzo litro di latte.

La seconda richiesta riguarda il latte. Se non si specifica niente, verrà usato il latte intero; se invece lo si preferisce scremato si deve richiedere lo "skim milk". Ormai tutti i caffè offrono anche latte di soia, mentre sono ancora pochi i locali che hanno il latte di mandorla.

Terza cosa da richiedere (solo per take away) è lo zucchero. Se infatti prendere un caffè da portare via, solitamente lo zucchero verrà già versato e mescolato nel caffè. Anche qui le opzioni con molteplici, con lo zucchero normale, di canna, o quello ipocalorico. Chiedetene pure quanti ne volete dentro, qui non vi guarderà male nessuno! Tra l'altro qui c'è anche l'opzione di mettere, oltre o invece dello zucchero, anche dello sciroppo di mandorla o di caramello nel caffè! Alla faccia delle calorie!

Ci sono infine altre due opzioni che i clienti più scassamaroni sofisticati chiedono. La prima è l' intensità del caffè: ancora una volta, lo so che siete sbalorditi, e lo ero anche io. Ma qui è abbastanza normale andare al bar e ordinare un caffè "debole", in cui viene messo poco caffè, o al contrario uno "forte", che potrebbe avere una quantità doppia o anche tripla di caffè. Ovviamente c'è anche l'opzione decaffeinato. L'ultima cosa infine riguarda la temperatura del caffè, o meglio del latte. Solitamente il latte si scalda a una temperatura fissa, per assicurare il massimo gusto e consistenza. Ma c'è chi lo preferisce un po' più caldo o un po' più freddo, e quindi lo si scalda di conseguenza.

Capite quindi che ordinare e bere un caffè qui è un affare serio, e dopo aver lavorato per un paio d'anni in un bar, posso assicurarvi che rimpiango seriamente il semplice ordine di caffè all'italiana!

Vorrei un cappuccino in un tazza grande, ma non pieno fino all'orlo, con uno zucchero di canna e lo sciroppo di caramello, latte di soia, extra forte ed extra caldo.


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