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guida al raffreddamento al liquido : introduzione

Creato il 19 maggio 2011 da Overclockingclub

Quando un utente si trova davanti ad una configurazione relativamente spinta, o con la voglia e le capacità di overclokkare i componenti del proprio pc o semplicemente per avere un notevole impatto visivo, potrebbe essere utile un impianto di raffreddamento a liquido.

guida al raffreddamento al liquido : introduzione

Gli impianti a liquido riescono a smaltire una quantità di calore molto più elevata rispetto ad un dissipatore ad aria. Solitamente trovano un grande uso tra gli utenti che praticano overclock abitualmente o giocano parecchio con il pc. Un sistema a liquido ha prestazioni migliori perchè l’acqua conduce molto meglio il calore rispetto all’aria. I nuovi kit a liquido non soffrono di particolari problemi, guasti o frequenti controlli, tengo a precisarlo perchè i primi kit a liquido non erano molto affidabili e neccessitavano di molta manuntenzione, per questo molti utenti ancora oggi diffidano molto su queste soluzioni di raffreddamento.
Le configurazioni più potenti normalmente non neccessitano di un raffreddamento così potente, solitamente più le tecnologie avanzano e più si abbattono i consumi. Diversamente da quello che crede la gente, i sistemi raffreddati a liquido in genere producono leggermente più rumore rispetto ad un sistema ad aria, per vari motivi. Quello più significativo è che avendo uno o più radiatori abbiamo la neccessità di installare più ventole, di conseguenza avremo una maggior produzione di rumore da parte delle stesse. Ci sono moltissime tipologie di kit, di svariati prezzi e prestazioni. I kit “pronti all’uso” costano relativamente poco, però non hanno prestazioni ai livelli di kit delle marche più famore, come ad esempio ybris, lunasio, oclabs, ek ecc.
i kit già pronti all’uso mirano in particolare alla semplicità e alla velocità di montaggio, garantendo anche agli utenti meno esperti la possibilità di montare il proprio kit a liquido, tutto questo grava un pò sulle prestazioni. Invece i kit “personalizzati”, ovvero quando è l’utente a scegliere ogni componente che andrà a comporre il proprio kit, sono più efficienti però richiedono una totale manualità nell’assemblaggio, cosa che un utente poco esperto non riuscirebbe di certo a fare.
Attualmente possiamo raffreddare a liquido praticamente ogni componente, solitamente la maggioranza degli utenti raffredda solo la cpu, altri invece anche la vga, altr iancora cpu-vga-motherboard, e così via. A liquido possiamo raffreddare il processore, la scheda video, le ram, la scheda madre, gli hard disk e persino l’alimentatore. è chiaro che per realizzare un impianto che raffreddi l’intero pc non è alla portata di tutti, basta pensare che certi waterblock per cpu possono costare oltre 60€, per le schede video anche oltre i 100€!

Elenco alcuni punti a favore e a sfavore rispetto ad un sistema a un solito raffreddamento ad aria:

PRO:
-Temperature decisamente inferiori rispetto a quelle ad aria.
-Manutenzione minima.
-Impatto estetico decisamente alto.

CONTRO:
-Prezzo non proprio adatto a tutti.
-Qualche difficoltà iniziale di montaggio per inesperienza.
-Poca praticità nel fare manuntenzioni all’interno del pc.
-Rischio, anche se minimo, di avere una perdita (spesso causate da errati montaggi)

Ovviamente prima di montare un kit a liquido bisogna partire dal presupposto che non è una cosa “economica”, quindi prima di montarlo sarebbe meglio essere certi che ci possa effettivamente servire, ad esempio se un utente programma tutto il giorno non li servirà assolutamente montare un kit a liquido. Consiglio per chi è alle prime armi e non ha mai montato un kit simile o non ha molta manualità, di non puntare subito a kit di fascia più alta, ma di iniziare a fare un pò di pratica con dei kit meno costosi, così se in un secondo momento si vorrà fare un upgrade non ci saranno molti problemi di montaggio/manuntenzione.
Con questa guida voglio andare a descrivere ogni singolo componente che compone un sistema a liquido, illustrarne i principi fondamentali di funzionamento, i vari utilizzi e qualche consiglio per migliorarne l’efficienza e il montaggio delle parti fondamentali.

Vedi anche:
-IL WATERBLOCK
-LA POMPA


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