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Guida al Self-publishing professionale (prima puntata)

Da Anima Di Carta
Guida al Self-publishing professionale (prima puntata)L'articolo che segue è scritto da Elisabetta Modena, che ringrazio molto per questo prezioso contributo. E' il primo di una serie di interventi in cui l'autrice, oltre a raccontare la sua personale esperienza, presenta molti utili suggerimenti per chi vuole autoprodursi in modo professionale e alternativo rispetto a un editore tradizionale.
Sull'argomento vi invitiamo anche a leggere il blog Penne indipendenti
e i consigli di Beppe Servegnini.
Alla fine del post trovate una presentazione di Elisabetta Modena.



Introduzione

Qui di seguito rifletterò con voi sul mondo dell’auto-pubblicazione in generale. Non darò consigli su quale POD preferire (per queste cose rimando al libro Self-publishing a confronto, davvero ben fatto: http://www.smashwords.com/books/view/227914), mi limiterò a raccontarvi la mia esperienza e a chiarire con voi opportunità e dubbi, luci e ombri di questo percorso editoriale.

Prima puntata

Sono approdata sul web con un blog a fine 2006, spinta da un’amica.
All’epoca non conoscevo la rete, non sapevo cos’era il codice html, non sapevo più o meno nulla. M’interessava far pratica di scrittura (avevo appena terminato il mio primo romanzo, La punta di diamante, e bazzicavo su Pennadoca.net, un sito per scrittori esordienti) e il blog si dimostrò uno strumento efficace.
Era ancora l’epoca in cui le pubblicazioni a pagamento non erano malviste.
Ora la situazione è cambiata: il pubblico è molto più attento, gli editori a pagamento hanno fatto il loro tempo e sono sorte liste di editori free, di editori di qualità, ecc., per indirizzare la pubblicazione verso un prodotto (possibilmente) professionale.
Lo scenario stesso è cambiato: l’e-commerce (intendo i piccoli editori che vendono on-line) e il diffondersi degli e-book reader, dei tablet, dei laptop e via di seguito stanno permettendo di “bypassare” la catena della distribuzione consueta (libreria tradizionale, ordine nel magazzino centrale di Milano o Roma, arrivo del libro) e di farsi spedire il libro direttamente a casa in versione cartacea o digitale.
È vero che al momento i fruitori di e-book sono ancora pochi (in Italia so di stime intorno all’1%, un decimo del fatturato americano che si aggira intorno al 10% con punte fino al 26% stando a un articolo del Corriere letto di recente), però è indiscutibile che il mercato si stia espandendo. Veniamo a una riflessione per l’autore che voglia autoprodursi.
Non ho nulla contro chi approda a una casa editrice. Anzi, meglio per lui se si trova bene: risparmia di dover farsi l’editing da solo, di sobbarcarsi la ricerca di una foto o disegno di copertina, di dover pensare ai reading e alla promozione e così via (tuttavia ne ho sentiti davvero pochi di autori che si sono trovati bene con i rispettivi editor e direttori editoriali).
Venendo agli editori medio-piccoli, ce ne sono alcuni che propongono l’acquisto di libri delle proprie collane prima di accettare manoscritti in lettura; altri che si associano ad agenzie letterarie e occorre prima passare da loro (e quindi pagarle) per far leggere il proprio manoscritto. Tutte possibilità che scoraggiano gli autori alle prime armi… e hanno scoraggiato anche me.
Poi ci sono quelli di qualità, però in genere pubblicano libri “ad hoc” per le loro collane, quindi un romanzo di un esordiente difficilmente troverà collocazione, a meno che non sia esattamente il romanzo che il tal direttore editoriale aveva in testa. Bisogna tener conto che tanti direttori di collana hanno già in mente cosa far pubblicare e lo danno da scrivere ad autori della loro scuderia. I libri nascono al bar mentre l’autore e l’editore discutono sulla possibile trama… non sto scherzando.
Le case editrici grandi, invece, si appoggiano alle agenzie letterarie e da lì non si scappa. Occorre aprire il portafogli.
Inoltre la mia esperienza è che i direttori editoriali vanno molto a pelle, e decidono soprattutto in base alle tendenze del mercato e alle loro idee personali: se un libro piace loro (sponsorizzato da quei 5-6 agenti letterari che contano o da amici-giornalisti nel giro) lo promuovono, altrimenti nulla da fare. Potrei star qui a fare l’elenco dei libri di successo rifiutati: leggo dal blog di Paolo Di Stefano (Corriere Della Sera): 18 editori rifiutarono "Il Gabbiamo Jonathan Livingstone", 16 editori rifiutarono il primo romanzo di Grisham, 8 rifiutarono Harry Potter. 

Tre le copie di vendita previste per "L'ombra del vento" di Ruiz Zafòn da chi rifiutò di pubblicarlo perché anticommerciale: 8 milioni di copie vendute.
Questi gli esempi più famosi.
In conclusione, posso dire per esperienza che il SP (self-publishing) non è una possibilità perdente in un momento in cui pubblicare con una casa editrice “grossa” implica comunque una trafila impressionante e una spesa considerevole.
Però, c’è un’altrettanta mole di lavoro che aspetta l’autore volonteroso che si voglia auto pubblicare.
Elisabetta Modena
(CONTINUA NELLA PROSSIMA PUNTATA...)
L'AUTORE DI QUESTO GUEST POSTQuesto articolo è stato scritto da Elisabetta Modena, scrittrice e blogger.
"I lettori dicono di me che scrivo storie romantiche e che faccio sognare adulti e ragazzi. Nelle mie storie ci sono amore, avventura, caratteri decisi e scelte forti, ma anche profonda umanità, realismo e fede.Molti dei miei libri sono autopubblicati e liberi da condizionamenti editoriali.Fin da bambina amavo creare storie, ma rimanevano nella mia immaginazione.Dopo la laurea in Filosofia e la nascita dei miei figli, ho iniziato a scriverle e a farle conoscere attraverso blog, siti e soprattutto grazie al passaparola di lettrici e lettori.Dal 2010 sono autrice di racconti e romanzi rosa a puntate per importanti testate femminili, a diffusione nazionale.In questi anni ho anche collaborato con il portale di editoria religiosa Rebecca Libri, recensendo le ultime uscite editoriali e intervistando i relativi scrittori .Sono tuttora redattrice della Fanzine di fantascienza umanistica Future Shock su cui pubblico saggi, articoli e racconti e collaboro con la redazione dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose."
http://elisabettamodena.wordpress.com/
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