Magazine Scienze
Guida all’acquisto di un buon olio extra vergine di oliva
Dieci consigli per non sbagliare extra vergine di oliva
1. L’etichetta. Leggetela attentamente! È il punto di incontro tra chi vende e chi compra. Deve comunicare nel modo più trasparente informazioni utili per agevolare un acquisto consapevole.Ecco, di seguito alcune regole molto semplici da osservare:
• individuare il produttore ed eventualmente il confezionatore del prodotto, se diverso dal produttore;
• verificare se esista un servizio clienti: per esempio un numero verde ecc.;
• individuare da dove provengono le olive;
• se è frutto di miscela di oli provenienti da diversi paesi del mediterraneo;
• orientarsi sulla genuinità dei prodotti; avvalendosi del sistema dei marchi previsti dall’Unione Europea: DOP, IGP e Biologico;
• verificare se sull’etichetta sia stampato un numero di lotto, per facilitare la rintracciabilità del prodotto stesso;
• non dimenticare le norme generali di igiene sulla sicurezza alimentare;
• diffidare dei luoghi di vendita che non appaiono salubri e siano trascurati nell’ordine e nella pulizia.
2. Meglio un’etichetta più completa
Un’etichetta è più completa se contiene anche indicazioni chimico fisiche. L’olio extra vergine di oliva, più che essere un condimento, è un vero e proprio alimento. Sempre più spesso è consigliato dai medici come elemento fondamentale nelle diete alimentari.
Verificare anche :
3. Il contenuto di acido oleico. È un acido monoinsaturo, che svolge un ruolo importante nella lotta al colesterolo.
4. Il contenuto di polifenoli. Sono sostanze antiossidanti che combattono la formazione di radicali liberi. Queste molecole intervengono nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e di alcune forme tumorali
5. Il contenuto di vitamina E e provitamina A. A queste sono attribuite capacità protettive degli organi e dei tessuti dell’organismo.
Altre informazioni utili per il consumatore
6. Mille sapori e mille colori. Non esiste un solo olio extra vergine di oliva. Da Nord a Sud dell’Italia s’incontra una molteplicità di espressioni organolettiche, che conferiscono al prodotto locale una tipicità unica e spesso irripetibile.
7. La vera ricchezza dell’olio extra vergine di oliva, è la sua diversità rispetto alle miscele standard.
8. I fattori che contribuiscono a diversificare la produzione italiana sono: le diverse cultivar, il clima, l’altitudine.
9. Gli oli extra vergine di oliva non hanno lo stesso sapore. Gli oli extravergini di oliva non sono tutti uguali dal punto di vista organolettico ma si differenziano per l’aroma che può ricordare l’erba verde, i fiori, il pomodoro, la mela o la mandorla, per il colore dal verde intenso al giallo, per il gusto caratterizzato da più o meno intense sensazioni di amaro e piccante.
Il messaggio più importante
10. Non dimenticate che l’olio extra vergine di oliva è una spremuta di frutto e come tale deve avere il sapore dell’oliva. Quando si stappa una confezione di olio extra vergine di oliva, si deve sentire il profumo e la fragranza del frutto appena franto. Quell’odore di fresco, che accompagna l’aroma del prodotto e lo arricchisce con sensazioni sopra descritte. Se non avvertite nulla, e vi coglie qualche dubbio, chiamate il numero verde del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari.
I suoi ultimi articoli
-
Xylella quasi in diretta da Bari
-
Consorzi di Bonifica 22 marzo 2016
-
Olio lampante la mia proposta del 25 ottobre 2010
-
E se la quantità di fitofarmaci e diserbanti venduta dai grossisti della Provincia di Lecce fosse consegnata nella intera Regione Puglia e nell'intero Paese Italia?