Sabato 29 marzo 2014 alle ore 17,00 presso il Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi verrà presentato il libro di Danny Vitale
GUIDA ALLA PUGLIA PREISTORICA – DAI DINOSAURI ALL’ETA’ DEI METALLI,
organizzato dal Gruppo Archeologico Brindisino.
Interverranno:
DANNY VITALE, Autore e Direttore del Gruppo Archeo Brindisino
Prof. DONATO COPPOLA, Paletnologo
Prof. FRANCESCO MAGNO, Geologo
STEFANO ALAPRONE, Responsabile Edizioni G.A.B.
ANTONELLA ROMANO Vice-Direttore G.A.B.
NICOLA MARINOSCI, Centro Speleologico dell’Alto Salento
Moderatore della serata:
ANNA SAPONARO, Giornalista
Durante l’incontro verrà proiettato un breve documentario, il video CAVERNA MAGICA e saranno esposti straordinari fossili provenienti da diverse località del mondo
L’Autore, nella prefazione del libro, afferma che purtroppo, fatta eccezione per alcune strutture museali, la possibilità di venire a contatto con le testimonianze dalla preistoria pugliese sono ben poche, al contrario di ciò che accade in altre regioni in cui, nonostante la scarsa presenza di affioramenti fossiliferi, l’interesse per il passato è ben rappresentato da gruppi paleontologici e mineralogici, da mostre con scambio di fossili e minerali e da altre attività. Di certo, denuncia Danny Vitale, le leggi italiane non aiutano la nascita e la diffusione della passione per la storia della terra e della vita. Basti pensare che in Italia, a differenza di altre nazioni, è vietata la raccolta dei fossili, mentre è permessa la macinazione e l’estrazione degli stessi al fine di creare cementi e blocchi di pietra per le costruzioni edilizie. Se poi teniamo presente che gran parte dei musei (anche archeologici) sono nati grazie alle donazioni di collezionisti, è facile intuire quanto questa legge ostacoli lo sviluppo dell’interesse per questa materia e incentivi l’esportazione illegale di fossili italiani in paesi in cui il possesso dei nostri fossili è permesso dalla legge. Sarebbe auspicabile, conclude Vitale, che l’Italia si conformasse ad altre nazioni che sono state capaci di sfuttare intelligentemente le risorse della propria terra permettendo non solo la raccolta dei fossili, ma anche l’ingresso alle cave, con relativa creazione di nuove entrate e di nuove occasioni di sviluppo turistici. In Germania, dove la raccolta dei fossili è libera, è nato un vero e proprio “TURISMO DEL FOSSILE” ribattezzato “FOSSIL HUNTING”. Ricercatori, appassionati o, più semplicemente chi vuol passare una giornata all’aria aperta, per vivere l’emozione di vedere tornare alla luce i resti di organismi scomparsi si armano di martello, piccone e buon spirito di osservazione e si avventurano nelle numerose cave alla ricerca di antiche tracce.
notizia di Silvio Laddomada – Centro Speleologico dell’Alto Salento