Per la terza volta – la seconda consecutiva – nella storia della piccola nazione (meno di 8 milioni di abitanti), l’Honduras – conosciuto come la Bicolor – parteciperà ai Campionati Mondiali di calcio.
La qualificazione all’edizione brasiliana in procinto di iniziare è stata guadagnata nel raggruppamento della zona centro-nord americana (la CONCACAF), che ha visto ottenere il pass anche a Costa Rica e Stati Uniti. Con la terza posizione, grazie ai 15 punti in 10 partite, l’Honduras di Suárez ha preceduto addirittura la più quotata nazionale messicana, che ha dovuto affrontare lo spareggio con la Nuova Zelanda per essere certa della presenza in Brasile.
Gran parte del merito va al goleador della squadra, in queste qualificazioni: Jerry Bengtson, autore di ben 9 reti.
Il primo, storico, Mondiale disputato dall‘Honduras è datato 1982. Nell’edizione spagnola, la Bicolor esordisce con un incredibile pareggio proprio contro i padroni di casa, restando in vantaggio per un’ora di gioco. Nonostante l’insperato punto ottenuto, non riuscirà a superare il girone iniziale completato da Irlanda del Nord e Jugoslavia, chiudendo in ultima posizione con due punti.
Dopo 28 anni di attesa, si qualifica al Mondiale sudafricano del 2010, ottenendo il medesimo risultato della precedente edizione. Inserito nel gruppo H con Spagna, Cile e Svizzera, l’Honduras chiude ultimo con un solo punto, conquistato nel pareggio a reti bianche contro i rossocrociati.
Attualmente la Bicolor è al 30° posto del ranking Fifa, con 759 punti ed è stata inserita nel girone E del Mondiale brasiliano, con Svizzera, Ecuador e Francia.
ANALISI TECNICO-TATTICA
Il selezionatore tecnico, il colombiano classe 1959 Luis Suárez, guida la nazionale honduregna da marzo 2011; ha dunque avuto la possibilità di imbastire un progetto triennale, che ha portato i risultati sperati: la qualificazione diretta a Brasile 2014.
La Bicolor scenderà in campo con un ordinato e classico 4-4-2, la cui unica alternativa finora sperimentata è un 4-4-1-1, con un trequartista alle spalle di un’unica punta.
A difendere la porta ci sarà Noel Valladares, capitano della spedizione iridata. A 37 anni, festeggerà il secondo Mondiale da titolare: le sue 119 presenze in Nazionale ne fanno il secondo recordman di sempre, dietro ad Amado Guevara. Gioca in patria, nell’Olimpia Tegucigalpa.
I difensori centrali, nella difesa a quattro, sono Maynor Figueroa e Víctor Bernardez. Il primo, 30 anni, gioca in Premier League con la maglia dell’Hull City e ha festeggiato i 100 caps con la maglia della Bi. Nella sua personale bacheca, un FA Cup vinta con il Wigan lo scorso anno ed una persa in finale quest’anno contro l’Arsenal. Bernardez, classe 1982, ha conosciuto l’Europa nel 2009, difendendo per un biennio i colori di Anderlecht e Lierse, in Belgio. Attualmente è sotto contratto con gli statunitensi del San José Earthquakes.
La corsia laterale di sinistra è occupata da Emilio Izaguirre, tra i migliori della formazione. Il terzino ventottenne di Tegucigalpa è un pilastro degli scozzesi del Celtic e, nel 2011, è stato eletto Miglior Giocatore della Scottish Premier League. La fascia opposta è di competenza di Brayan Beckeles, difensore dell’Olimpia Tegucigalpa di 1 metro e 86 centimetri; vanta 21 presenze con la H.
Emilio Izaguirre
La responsabilità di recuperare palloni e arginare le avanzate degli avversari poggia sulle spalle di Wilson Palacios, rude mediano dello Stoke City, con un passato tra le fila di Tottenham, Wigan e Birmingham City. Senza dubbio, è il giocatore più rappresentativo dei 23 che partiranno per il Brasile: le ultime due stagioni, anche a causa di qualche infortunio di troppo, lo hanno spesso relegato in panchina e il Mondiale è un’occasione d’oro per dimostrare tutto il proprio valore. A 29 anni ha già accumulato più di 90 presenze con la selezione nazionale e ne è vicecapitano. Al suo fianco, un altro giocatore dalle spiccate qualità difensive: Luis Garrido. Interno di centrocampo, classe 1990, anch’egli in forza all’Olimpia Tegucigalpa: il suo modello di riferimento è lo stesso Palacios, ma con due giocatori con queste caratteristiche, c’è da chiedersi chi potrà impostare un’azione e giostrare da regista. Per questo motivo l’alternativa più credibile a Garrido è Oscar Boniek Garcia, trequartista fantasioso di 29 anni in forza all’Houston Dynamo, con 89 presenze in nazionale alle spalle.
Roger Espinoza, centrocampista del Wigan, è stato adattato alla corsia sinistra dal ct colombiano, nonostante il suo ruolo prediletto sia quello di interno di centrocampo. Dopo 5 anni nella MLS, con la maglia del Kansas City, è approdato in Inghilterra, vincendo l’FA Cup nel 2012/2013 e guadagnando i playoff di Npower Championship quest’anno, nonostante l’eliminazione in semifinale a favore del Queens Park Rangers. La fascia destra vedrà le corse di Andy Najar, giovane gioiello in forza all’Anderlecht. Ha da poco vinto il campionato belga, giocando 32 partite in stagione e si è imposto come una delle migliori sorprese della Jupiler Pro League: su di lui è già alto l’interesse di alcuni club europei importanti.
I due centravanti titolari sono Jerry Bengtson e Carlos Costly. Il primo, classe 1987, veste la maglia dei New England Revolution e ha onorato la casacca della Bicolor per 45 volte, andando a segno in 22 occasioni. Costly è un’ariete d’area, grazie ai suoi 188 centimetri, ma altrettanto prolifico in zona gol: sono 28 le sue realizzazioni con la Nazionale. Il 31enne di San Pedro Sula ha deciso quest’anno di fare ritorno nel campionato honduregno, con la maglia della Real España – team della propria città natale – dopo le esperienze estere in Messico, Polonia, Inghilterra, Romania, Stati Uniti, Grecia e Cina: un nomade del pallone. La prima alternativa per il reparto offensivo è Jhonny Palacios, fratello di Wilson, anch’egli presente quattro anni fa in Sudafrica.
LA STELLA
La palma di ‘star‘ della squadra andrebbe equamente divisa tra Emilio Izaguirre e Wilson Palacios. Il primo ha dimostrato, dal punto di vista fisico e atletico, di essere decisamente più preparato per l’evento mondiale: nelle ultime due stagioni ha disputato 111 gare senza subire infortuni rilevanti e, cosa più importante, garantendo sempre la solita continuità sia in fase di spinta, che in fase difensiva. Arrivato in Scozia a 24 anni, nella stagione 2009/2010, dal Motagua (club honduregno), ha fin da subito messo in mostra una personalità fuori dal comune, imponendosi come uno dei migliori terzini del campionato. Le vittorie ottenute con i biancoverdi e le importanti esperienze nelle coppe europee lo hanno arricchito e plasmato sotto ogni punto di vista.
Wilson Palacios, a differenza del compagno, ha giocato solamente 38 partite nelle ultime due annate, ma in patria è considerato un’icona del movimento calcistico locale. Dal 2006 calca i campi di calcio inglesi, dimostrando di esserne all’altezza, grazie alla sua generosità tattica associata ad una discreta tecnica. Sarà la guida carismatica del gruppo honduregno, a lui spetterà imporre il ritmo alla squadra durante le partite: tutto l’Honduras si aspetta molto da Wilson, così come Luis Suárez.
Wilson Palacios
LA SORPRESA
Andy Najar è sicuramente il giocatore che sarà maggiormente osservato in Brasile. Il centrocampista laterale è stato acquistato per 2 milioni di euro nel gennaio 2013 dall’Anderlecht, da sempre attento alle giovani promesse del calcio. In Belgio ha trovato l’ambiente ideale per crescere e migliorarsi, riuscendo a ritagliarsi un posto da titolare anche nella squadra di John van den Brom. Veloce e tecnicamente dotato, deve crescere ancora in fase realizzativa e cercare di aiutare di più la squadra nel momento in cui bisogna difendere. Alcuni club, quali Valencia, Tottenham e Hull City, hanno già messo nel mirino l’acquisto del giocatore e il Mondiale brasiliano può rappresentare un’ottima vetrina per Najar. Il suo contratto scade nel 2018 e i biancomalva campioni del Belgio non intendono privarsene per meno di 5/6 milioni di euro.
Andy Najar
PROSPETTIVE
La formazione honduregna arriverà in Brasile senza grandi speranze, con la consapevolezza di dover compiere un miracolo per superare il girone eliminatorio. Non avendo niente da perdere, la pressione sui ragazzi caraibici è minima: l’obiettivo principale è quello di non sfigurare con nessun avversario e, magari, riuscire a vincere la prima partita di un Mondiale. Francia, Svizzera e Ecuador non sono propriamente le avversarie più abbordabili per tentare l’impresa, ma nel calcio, mai dire mai. Il primo match andrà in scena il 15 giugno a Porto Alegre, contro i transalpini, per poi scendere in campo il 21 a Curitiba e il 25 a Manaus, rispettivamente contro Ecuador e Svizzera.
CONVOCATI
N. Pos. Giocatore Data nascita Squadra
1 P Luis López 13 settembre 1993 Real España
18 P Noel Valladares 3 maggio 1977 Olimpia
22 P Donis Escober 3 febbraio 1980 Olimpia
2 2D Osman Chávez 29 luglio 1984 Qingdao Jonoon (Cina)
3 2D Maynor Figueroa 2 maggio 1983 Hull City (Ing)
4 2D Juan Pablo Montes 26 ottobre 1985 Motagua
5 2D Víctor Bernárdez 24 maggio 1982 San Jose Earthquakes (Usa)
6 2D Juan Carlos García 8 marzo 1988 Wigan Athletic (Ing)
7 2D Emilio Izaguirre 10 maggio 1986 Celtic (Sco)
12 2D Arnold Peralta 29 marzo 1989 Rangers (Sco)
21 2D Brayan Beckeles 28 novembre 1985 Olimpia
8 C Wilson Palacios 29 luglio 1984 Stoke City (Ing)
10 3C Mario Martínez 30 luglio 1989 Herediano (Crc)
14 3C Óscar García 4 settembre 1984 Houston Dynamo (Usa)
15 3C Roger Espinoza 25 ottobre 1986 Wigan Athletic (Ing)
17 3C Andy Najar 16 marzo 1993 Anderlecht (Bel)
19 3C Luis Garrido 5 novembre 1990 Olimpia
20 3C Jorge Claros 8 gennaio 1986 Motagua
23 3C Marvin Chávez 3 novembre 1983 Chivas USA (Usa)
9 4A Jerry Palacios 1 novembre 1981 Alajuelense (Crc)
11 4A Jerry Bengtson 8 aprile 1987 New England Revolution (Usa)
13 4A Carlo Costly 18 luglio 1982 Real España
16 4A Rony Martínez 16 ottobre 1988 Real Sociedad