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Guida Copa América 2015, Gruppo C: la Colombia

Creato il 14 giugno 2015 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
Guida Copa América 2015, Gruppo C: la Colombia

La sogna in grande: gli uomini ci sono, l'allenatore pure, così come i presupposti per puntare alla vittoria finale della Copa América 2015. Siamo nel lontano 2001 quando la squadra di Pacho Maturana (richiamato alla guida della nazionale per quell'occasione) condusse i suoi alla prima e unica vittoria nella manifestazione, di cui fu tra l'altro Paese ospitante. Quei Cafeteros, trascinati dal carisma di Ivan Ramiro Cordoba e dai gol di Victor Aristizabal, portarono a casa l'ambito trofeo sconfiggendo il Messico in finale grazie ad un sigillo proprio dell'ex difensore di Inter e San Lorenzo.

Dopo un Mondiale vissuto da protagonisti, i Cafeteros possono contare su un arsenale di campioni di tutto rispetto guidati dal talento del madridista James Rodriguez: il ct argentino José Pekerman può vantare una rosa valida in tutti i reparti ma soprattutto di un pacchetto offensivo che ha poco da invidiare alle cosiddette "grandi". Convocati come previsto Ramos, Bacca, Muriel e Jackson Martínez, oltre al sempre più discusso Radamel Falcao Garcia, assente in Brasile ma reduce da una stagione in chiaroscuro al Manchester United: Tra i convocati tanti "italiani", Cuadrado (ex Fiorentina, passato in gennaio al Chelsea), oltre a Zúñiga, Zapata, Muriel e il romanista Ibarbo. Escluso eccellente Fredy Guarin, che paga l'annata fallimentare dell'Inter, culminata col mancato accesso alle coppe europee.

Due righe anche sul commissario tecnico. Il condottiero dei Cafeteros è un santone del calcio sudamericano: José Pekerman, 65 anni, è uno degli allenatori più vincenti per quanto riguarda le selezioni giovanili. Nel suo palmarès figurano 3 campionati del Mondo under 20 e 2 Coppe sudamericane di categoria vinti sulla panchina dell'Albiceleste. Promosso alla guida della nazionale maggiore, fecero scalpore le sue esclusioni di grandi nomi come Zanetti, Samuel, Veron e Demichelis per il Mondiale del 2006 in Germania, terminato con l'uscita ai quarti e con le sue conseguenti dimissioni. Dopo un paio d'anni in Messico, guida la Colombia dal gennaio 2012, con la quale ha firmato dopo i Mondiali un rinnovo fino al 2018.

ANALISI TECNICO-TATTICA

Il livello qualitativo della rosa è di assoluto valore: se non li superiamo, andiamo molto vicini ai picchi della nazionale di Usa '94, quella che implose fallendo la qualificazioni agli ottavi per un harakiri nel match con i padroni di casa del leader difensivo Escobar, che pagò quell'autogol con la vita, freddato al suo ritorno in patria (chi dice per aver fatto perdere scommesse clandestine, chi per legami con il narcotraffico). In porta c'è David Ospina dell'Arsenal con Vargas e Bonilla a far da riserve: il reparto difensivo perde l'esperienza di Perea e Yepes ma guadagna freschezza e faccia tosta con Arias e Murillo.

Non mancano comunque gli "italiani" Zuniga e Armero a coprir le due fasce. A centrocampo i muscoli di Sanchez e il talento di James supportano un pacchetto di trequartisti niente male: Cuadrado e l'ex pescarese Quintero. L'attacco è stellare. Oltre a "El Tigre, Pekerman potrà contare sul prolifico Carlos Bacca, che ha trascinato il Siviglia alla vittoria in Europa League, coadiuvato dai soliti Ramos (desideroso di riscatto dopo il poco spazio concessogli da Klopp a Dortmund), Muriel e Jackson Martinez, senza sottovalutare l'esperto bomber del River Téofilo Gutierrez in lizza per una maglia da titolare.

LA STELLA

Se fino ad un anno fa avremmo tutti detto Falcao, dopo il Mondiale le chiavi della squadra le ha prese James Rodríguez. Passato al Real Madrid, il 24enne ex Monaco è esploso in Brasile ed ha confermato tutto il suo talento con la camiseta blanca. Intorno a lui i vari Bacca, Cuadrado e Martinez, senza tralasciare la fame di rivincita del Tigre. Al Mundial ha dato spettacolo, in Cile vuole vincere.

LA SORPRESA

La Colombia ha grandi bocche da fuoco, giocatori come Falcao, James o Martinez non li scopriamo certo oggi, meritano però attenzione pure gli elementi della retroguardia. L' Inter per 13 anni ha trovato in Ivan Ramiro Cordoba un giocatore di sicuro affidamento, dalla prossima stagione un nuovo difensore colombiano andrà a vestire la casacca nerazzurra. Jeison Murillo è veloce, non quanto Cordoba magari, ma la determinazione ricorda davvero quella del suo illustre predecessore. Scoperto dal Granada, club di proprietà Pozzo, Murillo si è distinto per le doti fisiche e l'abilità nel gioco aereo, nonostante non sia un gigante. Ha pure discreto senso del gol, come ha dimostrato a Cadice e Las Palmas, certo San Siro è un'altra cosa e per lui non sarà semplice convincere un pubblico così esigente. Qualcosa di memorabile però il colombiano l'ha già fatto: fermare Messi. 12 aprile scorso, i biancorossi battono clamorosamente il Barcellona pigliatutto di Luis Enrique. Sugli scudi c'è proprio Murillo, eroico nel tenere a bada la Pulga per novanta minuti.

PROSPETTIVE

Ci sarà molto da sudare per conquistare il primo posto nel raggruppamento C, il Brasile è un osso duro. I Cafeteros però approdano in Cile con una formazione molto competitiva, nonostante alcuni uomini non siano esattamente al reduci da mesi gloriosi. Pensiamo a Radamel Falcao. Perù e Venezuela sono da prendere con le molle ma la Colombia è di un'altra categoria, l'importante è che Pekerman collaudi gli automatismi che in Brasile hanno portato buoni risultati ma che risultavano ancora acerbi. Giocatori offensivi come se piovessero, tutti di altissima qualità, nell'abbondanza si rischia di scordare pezzi da novanta quali Bacca, decisivo anche in questa stagione. Questa squadra non può porsi limiti, la vittoria finale è obiettivo possibile.

CONVOCATI

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