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Guida Cosmoprof-galattica per Beauty Blogger*

Creato il 12 marzo 2013 da Hermosa @DeOrnatuMulieru

Questo non è solo il racconto del mio primo Cosmoprof
Guida Cosmoprof-galattica per Beauty Blogger*
Qui ci troverete quello che ho imparato io per sopravvivere. 
Non parlo di prendere il panino fuori dalla fiera per evitare file o di mettere scarpe comode o di vestirvi a strati per cercare di minimizzare i danni del continuo passaggio da climi tropicali a nordici e viceversa. Questa è sopravvivenza “spicciola” e sono sicura che ognuna di voi la applicherebbe comunque.Io parlo di sopravvivenza cosmetica.
Perché quando arriverete al Cosmo, sarete letteralmente assalite da colori, profumi e suoni e, per quanto abbiate pianificato prima cosa fare e cosa no, fidatevi: qualcosa fuori programma arriverà. Prendete me: c’era un solo padiglione che proprio non mi interessava, ossia quello delle unghie. Ovviamente, ci sono andata.In generale però sono arrivata senza troppe idee precise. Sapevo perfettamente cosa volevo assolutamente fare (e l’ho fatto, e certe volte ancora mi stupisco di esserci riuscita) e cosa assolutamente non volevo fare (e non l’ho fatto, e anche qui certe volte ancora mi stupisco di esserci riuscita).
Non volevo fare file di ore intere per prendere dei prodotti allo stand della truccheria. Ore intere. Mentre attorno a me ci sono stand di brand che in Italia non sono mai arrivati, mentre si tengono presentazioni e spettacoli e incontri avrei dovuto decidere di volere stare ore intere in fila per un rossetto al 50 per cento –perfettamente reperibile in ogni altro momento della mia vita-. Ecco, anche no.

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la fila per la fila...

Non ho fatto la folle caccia al campioncino e ho bellamente snobbato moltissimi stand di prodotti a me già noti o che mi “sembravano” già noti: vi ricordate quando vi dissi come il già visto mi stufa? Ecco. Al Cosmoprof c’è il serio rischio di fare interi padiglioni di già visto e arrivare a scoprire cose davvero interessanti quando sarete troppo stanche.
Per dire: io ho visto lo stand dell’Erbolario. Nel senso letterale, e ho testimoni eccellenti, non sto scherzando: sono rimasta seduta un quarto d’ora sui divanetti di fronte al suo ingresso. Poi mi sono alzata e me ne sono andata a vedere Dizao. Il nome non vi dice niente? Infatti. Sono russi, prodotti in america e cercano distributori in Italia (e a dirla tutta, attualmente il loro shopping on line risulta sospeso....). 
Volevo vedere il padiglione Extraordinary. E l’ho tanto adorato che ci sono tornata entrambi i giorni (vabbè, anche perché era vicino allo stand del mio “paese delle meraviglie”). Volevo approfittare dell’occasione per conoscere nuovi prodotti, provare a indovinare di cosa saremo inondate il prossimo anno. Ne ho scoperti alcuni, e vi assicuro che se fossi un distributore non mi sarei limitata a chiacchierare con loro.
Desideravo le Paperself, e grazie al fatto che non si doveva sgomitare selvaggiamente, ne ho prese un paio. 
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E mi sono goduta ogni singolo istante: ahimè e purtroppo, me lo sono goduto talmente tanto che non ho fatto alcuna foto. O meglio, nessuna foto di prodotti. Ci sono pochissime foto che ho riportato a casa da questo fine settimana. E sono tutte foto di persone. 

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indovinate chi è chi?

Mai pausa pranzo mi ha dato più piacere e sorrisi. Non è carino da dire però è vero: c’erano tanti gruppi di amiche e ragazze a mangiare lì vicino a noi. Noi eravamo il più trillante e chiassoso e allegro e colorato che ci fosse.
Certo, ho dovuto prenotare l'hotel a fine ottobre e in un comune a 15 minuti di treno da Bologna.
Certo, al ritorno il sistema ferroviario italiano ha ben pensato di aver un guasto su tutta la linea dell'alta velocità, condannandomi a un rientro alle 01.30 di notte dopo aver visto scene di totale delirio alla stazione.
E certo, appena arrivata diluviava e io e Drama (perfetta compagna di quest'avventura) ci siamo rifugiate in un cinese in cui hanno servito solo lei mentre per avevano optato per un bel digiuno, senza comunicarmelo.
Ma ne valeva la pena. Quindi, siate preparate: il Comosprof è una fatica, metterà a dura prova i vostri piedi e i vostri nervi, vi farà perdere la voce, vi farà vergognare di dire che siete blogger (si narra di scene vergognose) o semplici appassionate. Ma vi farà brillare gli occhi: davanti a certi padiglioni, ma soprattutto davanti a certe persone. C'è il brutto e il bello, come nella vita vera.
Basta non farsi prendere dal panico, non dimenticare l’asciugamano e ricordare che la risposta è 42! 
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