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Guida pratica: come devono essere foto e video per giornali e tv

Creato il 13 giugno 2014 da Redazione Firstmaster Magazine @FirstMasterFad
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Ecco come devono essere foto e video per articoli o comunicati stampa da inviare a giornali, siti web e tv.

Chi fa comunicazione d’impresa può trovarsi in difficoltà con le specifiche tecniche di fotografie e video, perché non sa bene cosa chiedere ai services che li realizzeranno e come intermediare tra il committente, i suoi fornitori e i mass media.
Fare richieste semplici ma precise è importante perché il committente non è in grado di farlo (non ha le competenze), e i service video-fotografici hanno la forte tendenza a sbarazzarsi di tutto il materiale appena finite le riprese, anche se raw (grezzo). Così l’addetto stampa si trova a dover risolvere problemi che non gli competono e a perdere tempo prezioso.

Ecco pochi numeri “magici” per apparire risolutivi agli occhi del committente e per risolvere ogni possibile fraintendimento con i service. Contemporaneamente,  questi “numeri” non fanno perdere tempo a redazioni di qualsiasi tipo e quindi non scoraggiano la pubblicazione.

Le foto per i comunicati stampa

Per le foto da collegare comunicati stampa, occorre chiedere ai services due serie di foto, una per la stampa ed una per il web, con queste specifiche: 
• foto per la stampa: base 13 cm, orizzontali e verticali, Cmyk, 300 dpi, Tiff/Jpeg. 
• foto per il web: base 800 pix, orizzontali e verticali, Rgb,  72 dpi, Jpeg.

Con queste due sole combinazioni si può fare di tutto, ovunque e in ogni caso. Sono solo due righe (chiarissime per chi le riceve), ma rappresentano il massimo della sicurezza di arrivare a qualsiasi risultato, su carta e su web.

Riviste, quotidiani e siti web che dovessero ricevere questo materiale in allegato al comunicato stampa, avranno un download dai tempi brevi e proporzionati. Allo stesso modo, l’adattamento per l’impaginazione sarà ugualmente veloce e facile, senza dover riaprire le foto con Photoshop.

I video per le TV

Per le emittenti televisive, occorre agevolare la mesa in onda offrendo del materiale pronto uso. Non è possibile che una redazione televisiva visioni un’ora di girato per ricavarne qualche secondo di modesto interesse per gli spettatori. Per questo motivo la videonotizia dev’essere offerta in 3 tagli di circa 10, 20 e 30 secondi in HD: 1920×1080. I video devono essere messi a disposizione su cloud o sul server del service e il comunicato stampa si può limitare a darne il link. 

Per i video che vanno su siti d’informazione online, si può collocare il video su YouTube per risparmiare banda, ma la controindicazione è che ogni spettatore potrà vedere quanto interesse ha suscitato il video (è sconveniente che il video risulti visto da poche centinaia di persone). 
Se l’aspettativa è di pochi accessi, meglio inserire il video su un server proprio, anche perché il consumo di banda sarà modesto (proprio per la scarsità di accesi). In ogni caso si può scegliere tra questi formati: 420×315,  480×360, 640×480, 960×720.
Dato che i video su Internet non hanno i vincoli delle trasmissioni televisive, è possibile mettere online video molto più lungi di 30 secondi, ma è prudente non superare i 3-4 minuti perché dopo questi tempi è sempre più difficile mantenere viva l’attenzione dello spettatore. 
Se  i 3-4 minuti sono pochi per raccontare un evento, allora è meglio mettere online una sequenza con identico titolo, ma con sottotitoli diversi.

Riepilogo dei dati:

Foto per la stampa  lato minore di 13 cm, Cmyk (quadricromia), 300 dpi, Tiff/Jpeg

Foto per il web  base 800 pix, orizzontali e verticali, Rgb,  72 dpi, Jpeg

Video per Tv  HD 1920×1080, <10, <20, <30 sec.

Video per Internet  420×315 / 480×360 / 640×480 / 960×720

Da: Nicolas Curzweil & staff FirstMaster Magazine

Pubblicazione a cura della .


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