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Guida sulle Patine - seconda parte

Da Tre8bre
Eccoci con la seconda parte della mia Guida sulle Patine. La prima parte potete leggerla QUI
Vediamo ora quali altri Sali del Rame possiamo ottenere (o no), come preparare i pezzi da patinare, come isolare le patine ottenute e se e come è possibile ottenere patine sull'Alluminio.

Solfato rameico pentaidrato CuSO4·5H2O Si ottiene per reazione con l'acido solforico e ha colorazione blu brillante. Nella versione anidra ha colorazione biancastra; diventa blu aggiungendo acqua. La produzione è generalmente industriale e non è possibile ottenerlo su una lastra o un filo (si ottiene solubilizzando l'ossido di rame e facendolo reagire con acido solforico in ambiente acido, a temperatura elevata).  
Solfato di Rame CuS Di colore nerastro, è possibile ottenerlo utilizzando il Fegato di Zolfo (Solfuro di Potassio K2S). Per utilizzare il Fegato di Zolfo, ideale è la formulazione in gel (Patina Gel): pratica da usare, è molto stabile e il prodotto non si deteriora dopo l'apertura della confezione. Poche gocce in acqua calda (non bollente) e la soluzione è pronta: basta lasciare il pezzo in immersione e si otterrà una patina nerastra sulla superficie del metallo. Attenzione! Non si tratta di una colorazione ma di una reazione chimica, quindi occorre proteggere mani e vie respiratorie mentre si maneggia il pezzo patinato. Il Solfuro di Potassio è un prodotto tossico: evitare il contatto con pelle e occhi e non respirarne le esalazioni.

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Rame con patina di Solfato di Rame (con protettivo superficiale)

Dopo averlo sciacquato come descritto qui di seguito, potete togliere l'eccesso di patina utilizzando della lana d'acciaio fine; in questo modo l'eventuale texture prenderà molto risalto.
Un metodo spesso utilizzato per realizzare una patina blu su Rame e Ottone prevede l'utilizzo di ammoniaca e sale. In questo caso la patina ottenuta è un mix di Cloruro rameico (verde-azzurro) e Nitrato rameico (azzurro). Come si ottiene?
Se si vuole ottenere una patina non omogenea: preparare una soluzione satura di acqua distillata e sale, bagnarci il pezzo da patinare e sporcarlo di sale grosso. Lasciare quindi in sospensione sui vapori di ammoniaca per alcune ore, fino ad ottenere la tonalità di colore desiderata.
Se si vuole ottenere una patina omogenea: preparare una soluzione satura di acqua distillata e sale, bagnarci il pezzo da patinare e sporcarlo di sale fino. Lasciare quindi in sospensione sui vapori di ammoniaca per alcune ore, fino ad ottenere la tonalità di colore desiderata.

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Rame, Ottone e Rame con patina blu (mix) (con protettivo superficiale)


IMPORTANTE: il colore di una patina non ne determina la composizione. Solo conoscendo i reagenti è possibile conoscere la natura del composto, sempre ricordando che in ogni caso si tratta di un composto tossico che va maneggiato con estrema cautela.
NB: essendo Ottone e Similoro leghe di Rame, le reazioni e patine descritte valgono anche per questi due metalli.
Preparazione dei pezzi da patinare: Molto importante affinché la patina riesca bene è la preparazione del pezzo da patinare, che deve essere ben sgrassato. Con la sola eccezione della patina in Cloruro rameico (verde) che necessita della presenza di Ossido di Rame per avvenire, per tutte le altre patine è necessario che la superficie sia ben pulita da ogni traccia di ossido e leggermente satinata. Io pulisco il pezzo da patinare con un po' di lana d'acciaio fino a rimuovere ogni traccia di ossido e graffiare leggermente la superficie. Una volta fatto è importante evitare di toccare la superficie, per non lasciare tracce di sebo.
I contenitori da utilizzare per le reazioni è bene che siano in vetro o plastica e che abbiano un tappo che li possa chiudere bene; io utilizzo dei contenitori dell'Ikea. Come rialzo per non far bagnare i pezzi, io utilizzo i coperchi dei barattoli di crema spalmabile, che sono anch'essi in plastica. Va tolto il cartoncino sotto e fatto un foro per evitare che tenda a galleggiare.
Una volta eseguita la patina, il pezzo va sciacquato delicatamente con abbondante acqua corrente fresca (di solito io faccio anche un secondo risciacquo con acqua distillata). Va poi asciugato tamponando con carta assorbente e lasciato asciugare bene.
Isolare le patine: come? Come già detto, tutti gli ossidi e i sali del Rame sono tossici e non devono quindi venire in contatto con la pelle o contaminare alimenti, ecc. Come proteggere quindi le patine per evitare che si rovinino e soprattutto che entrino in contatto con l'ambiente e la pelle? L'ideale è l'utilizzo di un plastificante spray che isoli completamente la patina e in caso di patine particolarmente polverose è meglio dare un paio mani. Io sconsiglio l'utilizzo di lacche spray (inaffidabili) e di smalti spray, per i quali non è sicura l'atossicità a contatto con la pelle. Anche se si tratta “solo” di Ossido di rame è necessario l'isolamento, per questo consiglio di isolare anche il Rame non patinato, per evitare la formazione di ossidi e/o sali che possano dare origine a irritazioni e allergie.
Ricordo nuovamente che tutti i composti del Rame sono tossici o altamente tossici ed è necessario proteggersi mentre li si produce e maneggia e isolarli bene per evitare che vadano in contatto con la pelle. Mascherina, guanti e occhiali protettivi sono d'obbligo, oltre ad una protezione per l'abbigliamento ed un locale ben ventilato. Durante la realizzazione delle patine è essenziale proteggersi e non respirare i fumi e i vapori che si producono.
Patine sull'Alluminio
L'Alluminio è un metallo molto leggero ma resistente; il suo aspetto grigio argento è dovuto al leggero strato di ossidazione (Passivazione) che si forma rapidamente quando è esposto all'aria e che previene la corrosione in quanto non solubile. L'alluminio ha un peso specifico di circa un terzo dell'Acciaio o del Rame, è malleabile e duttile e può essere lavorato facilmente; ha una eccellente resistenza alla corrosione e durata. Inoltre non è magnetico, non fa scintille ed è il secondo metallo per malleabilità e sesto per duttilità.
A causa del fenomeno di Passivazione è difficilmente patinabile. Esistono in commercio alcuni prodotti che realizzano chimicamente una patina nerastra, ma il modo migliore per patinarlo è mediate l'uso di cere o smalti per colorarne la superficie.
Un'altra tecnica possibile è l'Anodizzazione. L'anodizzazione (detta anche ossidazione anodica) è un processo elettrochimico non spontaneo mediante il quale uno strato protettivo di ossido di Alluminio si forma sulla superficie del materiale trattato e lo protegge dalla corrosione. Con questa procedura è anche possibile colorare la superficie dell'Alluminio, ma è una procedura difficilmente realizzabile in casa.
Per patinare l'Alluminio con cere o smalti l'ideale è avere una texture superficiale che faccia risaltare la colorazione. Una volta realizzata la texture, satinare la superficie con la lana d'acciaio e applicare il colorante. Una volta asciutto, rimuovere delicatamente l'eccesso di colorante in modo da dare maggiore risalto alla texture. Applicare quindi un protettivo superficiale (plastificante) per rendere il tutto inalterabile.
Qui si conclude, per ora, la mia guida sulle patine. Man mano che troverò altre informazioni provvederò ad aggiornarla.  In rete si trovano ricette di patine da eseguire con le patatine fritte in busta e altri metodi che non ho citato, in quanto sono solo variazioni di metodologia per ottenere comunque gli stessi composti già descritti.
Mi auguro che questa mia guida vi sia utile e chiara e per qualunque dubbio o domanda non esitate a chiedere!
A presto!
Luca

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