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Guido Catalano – Il mare visto da un poeta

Creato il 23 agosto 2013 da Carusopascoski

è come il mare visto da un benzinaio
non cambia nulla
i poeti hanno l’apparato visivo uguale
ai benzinai
solo che i poeti
hanno la pessima abitudine
di scrivere poesie
sul mare
sull’amore
sui gabbiani
e sul loro stato d’animo di poeti
magari sull’amore che provano per un gabbiano visto volare al mare
no?
si.

poi i poeti
un’altra cosa che mi dà noia
è che difficilmente
se gli chiedi di controllarti l’olio
o le pasticche dei freni
sono capaci

tipicamente i poeti
s’incontrano
ai convegni di poeti
si leggono tra loro
solo poeti
alle volte ci sono le loro mamme
alle volte le loro fidanzate
entrambe vorrebbero essere altrove
tipicamente altrove
la noia si taglia con il coltello
quello affilato
terza serie perfetta

i poeti sanno delle cose spesso inutili
le cose utili spesso non le sanno
tipo che capitan harlok il pirata dello spazio
ci vedeva da tutti e due gli occhi
ma si metteva la benda
perché fa fico

poi ancora i poeti
si scusano
prima di leggerti una poesia si scusano
dicono scusate
m’innervosisce parecchio sta cosa che si scusano
oppure peggio
non si scusano
dovrebbero scusarsi per quello che ti stanno per fare
ma non si scusano mica
son tutti contenti
perché stanno leggendo a se stessi
mica a noialtri
è come se fossero chiusi nella loro stanzetta imbottita
non gli cambia nulla avere degli occhi e delle orecchie
davanti
dei nasi

i poeti servono, dice
io non lo so se servono
io so che mi serve la poesia
scriverla soprattutto
e leggerla quella dei morti
per passare indenne
questo sabato pomeriggio infame di gabbiani a benzina
eccetera eccetera


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