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Guido catalano, la poesia alla deriva

Da Chiara Lorenzetti

GUIDO CATALANO, LA POESIA ALLA DERIVAchiaralorenzetti:

Seguo da tempo la Poesia; d’ogni genere leggo e poi scelgo.
Guido Catalano mi piace, ha uno scrivere fluido e curioso, un’armonia di parole semplici allineate verso il cuore, ma non so e quindi non posso dire se la sua sia Poesia o solo cabaret.
Di certo è qualcosa che lascia un segno, non come mille e mille ancora autoproclamatisi poeti che spopolano i social oggigiorno.
Leggo quindi con sospensione di pensiero il post di Max Ponte (che non conosco, del quale non ho letto mai nulla però deve saperne di cose se chiama la poesia d’altri “spazzatura”) e lascio a voi blogger di farvi un’opinione.
Se vi va, ovvio.
Chiara

catalano

di Max Ponte

E’ di questi giorni un dibattito che riguarda la poesia di Guido Catalano. Il confronto è nato da un mio post su Facebook  nel quale denunciavo, esaminando alcuni versi dell’autore citato, un pericolosissimo abbassamento del livello poetico, auspicando un intervento responsabile di lettori e critici su questo tipo di scrittura.


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