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Guido Nolitta dietro le sue storie

Creato il 29 settembre 2011 da Chemako @chemako71
Guido Nolitta dietro le sue storieIeri sera ho pensato che il modo migliore per ricordare Sergio Bonelli fosse leggere una storia di Mister No scritta da Guido Nolitta. Così ho attinto alla cospicua serie di arretrati che ho appena acquistato scegliendo un po' a caso fra quelli che non avevo mai letto.
La mano è caduta su "Il dio giaguaro" e "L'artiglio insanguinato". Al di là della trama a sfondo giallo che verte sulla ricerca della vera identità che si nasconde dietro le sembianze del sanguinario dio giaguaro, mi hanno colpito due aspetti. Il primo è il sospetto che Nolitta abbia ideato il mistero del dio giaguaro solo per ambientarlo nello straordinario sito archeologico di San Agustin in Colombia. E' in questo affascinante scenario, ricco di architetture e strutture megalitiche di origine precolombiana, magistralmente reso dai disegni di Franco Bignotti, che lo spirito (o forse l'uomo) dio giaguaro si aggira seminando la morte. Vedere l'entusiasta professor Bishop, che Mister No ha trasportato col suo piper a San Agustin, muoversi fra un megalite e l'altro, rapito dalla loro bellezza, mi ha fatto pensare alle emozioni provate dallo stesso Sergio Bonelli che, magari, in uno dei suoi tanti viaggi in Sud America, visitò proprio questo luogo affascinante.
Guido Nolitta dietro le sue storieIl secondo aspetto a colpirmi è stato la pietà che Mister No prova alla fine per la bella americana Blanche che, in combutta col marito, aveva architettato il piano sanguinario. Blanche è stata spietata e, smascherata da Mister No, cerca di lusingarlo con delle moine e con la prospettiva di arricchirsi insieme grazie all'oro scoperto in quella zona. Ma il nostro la rifiuta ricordandole di essersi liberato dalla schiavitù del denaro e additandola come l'esempio del bianco sfruttatore dei poveri campesinos locali. La donna, di fronte alla terribile prospettiva di marcire in prigione, riesce ad approfittanre della distrazione del pilota per assumere un letale veleno. Mister No, disperato per quel gesto, le chiede scusa di essere stato così duro e, stringendola a sé, grida affranto il suo nome mentre la donna muore fra le sue braccia. Anche questo piccolo dettaglio è un segno della profonda umanità di Sergio Bonelli.

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