Sono uscite in questi giorni sul mercato italiano le due nuove Porter marchiate Guinness. Presentate in anteprima nazionale a Milano lo scorso ottobre, rappresentano una vera novità per la casa madre irlandese che da anni dispone a Dublino di un piccolo birrificio celato all’interno del più famoso St James Gate. Si tratta di un luogo di ridotte dimensioni e capacità produttiva, ma audace nelle idee. Qui è dove i migliori birrai Guinness lavorano per affinare le loro tecniche brassicole. A sei di loro è stata data licenza di riscoprire le ricette storiche tratte dai diari dei mastri birrai di casa Guinness o di portarne in vita di nuove. Da questa immensa collezione derivano quelle che oggi si trovano sulle bottiglie delle nuove Guinness Dublin Porter e Guinness West Indies Porter.
La Dublin Porter è tratta da una ricetta del 1796, epoca in cui le porter erano le birre caratteristiche della working class di Dublino e Londra. Guinness Dublin Porter (3,8%) al naso rivela note di toffee e luppolo, ma risulta avere un gusto morbido e dolce, con note di malto e caramello scuro. Questa porter rappresenta una parte di storia, alla riscoperta della birra che fu di Charles Dickens, John Keats e Bram Stoker.
La Guinness West Indies Porter (6 %) nasce invece sulla base di una ricetta del 1801. Riscoperta negli archivi Guinness, riprende la porter che veniva bevuta dagli avventurieri, i capitani e gli uomini d’affari nel Mar dei Caraibi del 1800. Una birra che doveva resistere al viaggio in mare 4-5 settimane e ai climi tropicali, risulta quindi avere un alto contenuto di luppolo e una gradazione superiore al fine di mantenere la freschezza e la facilità di bevuta delle Guinness dei pub di Dublino. Guinness West Indies Porter ha un gusto complesso e saporito, luppolato ma morbido, con note persistenti di caramello, caffè e cioccolato.
Durante la serata di presentazione a Milano sono state degustate ricette create appositamente per l’occasione e ispirate agli ingredienti di prim’ordine presenti nella birra: Salmone selvaggio affumicato su letto di finocchio croccante e burro salato abbinato alla Dublin Porter; Riso Vialone nano mantecato con pere kaiser, bacon e nocciole tostate abbinato alla Guinness original; Tortino caldo al cioccolato con salsa Guinness draught; Mousse al cioccolato fondente abbinato alla West Indies Porter.
E durante l’evento milanese anche io ho partecipato alla Guinness Draught Academy e ricevuto il certificato di Maestro spillatore Guinness.
Una curiosità: quelli della Guinness sono i soli birrai al mondo che tostano l’orzo (ingrediente chiave che conferisce alla birra il suo caratteristico colore e l’aroma unico e inconfondibile) internamente. Per la produzione della Guinness usano circa il doppio del normale di luppolo e una speciale selezione di lieviti Guinness per conferire alla birra più sapore e una maggiore intesità. Altro ingrediente che contribuisce a rendere unica questa birra è l’acqua utilizzata a St. James’s Gate: quella purissima che sgorga dalle Wicklow Mountains.