Magazine Diario personale

— Gustave Flaubert, Madame Bovary

Da Silvy56
—  Gustave Flaubert, Madame Bovary
“«Eh, non sapete che ci sono persone in perenne tormento? Aspirano via via al sogno e all'azione, alle passioni più pure, ai godimenti più furibondi, e così sprofondano in ogni sorta di fantasie, di follie.» Allora lei lo guardò come si contempla un viaggiatore che abbia visto paesi straordinari. Riprese: «Non abbiamo nemmeno questa distrazione, noi, povere donne.» «Triste distrazione se non vi si trova la felicità.» «Ma è mai possibile trovarla?» lei domandò. «Sì, prima o poi è possibile.» […] «Prima o poi è possibile – ripeté Rodolphe, – prima o poi, all'improvviso e quando ormai si disperava. Allora orizzonti si schiudono e pare che una voce gridi: “Eccola”. Si è spinti a confidarle la nostra vita a quella certa persona, a darle tutto, a sacrificarle tutto. Non c'è bisogno di alcuna spiegazione, ci s'intende. Ci si era già confusamente visti nei sogni – e la guardava. – Eccolo insomma quel tesoro tanto a lungo cercato, eccolo a portata di mano, rifulgente, scintillante. Pure si dubita ancora, non si ha il coraggio di credere, si è abbagliati, al pari di chi esce dalle tenebre alla luce.»”

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