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Gypsy Charms: teoria e pratica del burlesque, dal palco alla tv

Creato il 24 settembre 2010 da Burlesqueitalia

Gypsy Charms: teoria e pratica del burlesque, dal palco alla tvAbbiamo il piacere di incontrare per un’intervista Gypsy Charms: una delle più importanti performer, coreografe e insegnanti di cabaret e burlesque del Regno Unito. Un’artista estremamente eclettica, che ama passare attraverso esperienze differenti, dalla pratica sul palco, al riflessione teorica: non per niente, nella sua Scozia, ha scritto una tesi di dottorato sul tema The Private, the Public and the Pubic: Striptease and Naked Power in Scotland. Ora, affronta anche il mezzo televisivo in terra straniera. La nostra.

La tua esperienza al Chiambretti Night è appena cominciata. Prime impressioni?
Si tratta di una grande opportunità, che mi onora e mi eccita. E’ uno programma bellissimo, con un format televisivo davvero innovativo. Le parti in cui sono direttamente coinvolta sono basate sulla partecipazione, una davvero inusuale in questo tipo di programma. Insomma, un’ottima esperienza!

Da quello che abbiamo capito, si tratta di una partecipazione molto ironica e parodistica.
Esatto, infatti il numero che ho messo in scena nella prima puntata è una presa in giro del classico act con il bicchiere da martini. Ritengo che esistano molti stili di burlesque e definizioni di questo genere, piuttosto dibattute e che differiscono in base al paese. Tendo a classificare così i vari stili: American Burlesque Striptease (striptease basato soprattutto sugli oggetti di scena); classic Burlesque (senza striptease, basato su una struttura narrativa comica); e Neo-Burlesque (una combinazione dei due precedenti, tipica del XXI Secolo). Personalmente mi piace mettere in scena tutti gli stili, ma spesso mi è stato detto che ho un viso particolarmente comico (cerco sempre di prenderlo come un complimento…); così mi diverto sempre ad aggiungere un tocco comico ai numeri classici. E questo, a Piero Chiambretti, è piaciuto moltissimo!

Al di là del tuo ruolo in questo programma, sappiamo che sei una vera insegnante di burlesque.
Insegno burlesque dal 2005, e la Academy of Burlesque and Cabaret ha avuto il privilegio di essere la prima a lavorare con la National Dance Agency attraverso il Regno Unito. Insegniamo tutti i diversi stili, e la mia socia Viva Misadventure è specializzata in Showgirl, Can Can e Cabaret style dance. Così spieghiamo praticamente tutto, dallo American Burlesque Striptease al Male Burlesque e Cabaret Classics. Ho insegnato in tutta Europa e adoro vedere le persone che acquistano confidenza con il proprio corpo imparando il burlesque!

In tutta Europa, e anche in Italia…
In Italia, dalla primavera del 2009, ho avuto il piacere di collaborare con l’incomparabile, bellissima e talentuosa Mitzi von Wolfgang. E’ un’insegnante di burlesque davvero instancabile, con un seguito fedele e delle alunne adorabili! Mitzi e io abbiamo introdotto alle ragazze di Milano differenti stili, dal Can Can alla Fan Dance, al Cabaret and burlesque striptease. In questo periodo ho sempre avuto l’impressione che le studenti alle quali abbiamo insegnato fossero non solo estremamente entusiaste, ma anche volenterose di aumentare la loro conoscenza del burlesque. Ci auguriamo, in futuro, di portare il nostro entusiasmo ad un pubblico italiano sempre più vasto.

Torniamo alla tua esperienza di questi giorni: Ritieni il burlesque sia compatibile con il mezzo televisivo?
Sì, credo che le due cose siano molto compatibili. Del resto il burlesque è un’arte performativa in cui le espressioni facciali sono importanti quanto i costumi o gli oggetti di scena. La tv è un ottimo mezzo per questo tipo di performance perché la telecamera è in grado di agire come gli occhi del pubblico, permettendo loro di gustare in primo piano certi particolari che sarebbero impossibili da vedere in un teatro.


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