Non abbiamo talenti senza carriere, abbiamo in realtà un problema diverso e forse più serio, abbiamo giovani universitari, menti in formazione che vivono staccate dal contesto del mondo.
L'università italiana e il mondo delle aziende sono sempre stati due pianeti ben distinti e in un certo senso contrapposti, la cultura fine a se stessa da una parte e il mondo aziendale dall'altro.
Mentre in altri paesi le cose vanno in maniera diversa, l'Italia pecca di teoria ma di scarsa pratica, creando di fatto un meccanismo che non aiuta i giovani a crescere nel loro modo di fare le cose.
H-Farm a differenza di altre strutture private che concentrano la loro azione su scelte mirate al business ha capito che di fatto per far crescere contesti aziendali nuovi, c'è bisogno di lavorare fin dalla scuola.
L'università non può essere un mondo distaccato dal contesto aziendale perchè non tutti quelli che usciranno dalle università faranno i ricercatori, molto di loro di confronteranno con il mondo aziendale e i suoi problemi.
Proprio per questo motivo accogliendo un pò le linee dell'agenda digitale promossa dal ministro Passera H-Farm insieme a Ca’ Foscari hanno pensato di creare il progetto Contamination Lab
Una sorta di realtà ibrida sospesa tra laboratorio universitario e incubatore di impresa, per fare in modo tale di abituare giovani talenti italiani ai rischi legati al mondo della impresa e allo sviluppo di idee imprenditoriali, insomma iniziare quel cammino italiano.
Università e impresa fuse in un terreno comune, solo così, trasformando un sistema si combatte la crisi e si crea ricchezza.