H2O Eyeshadow – Nabla

Creato il 21 gennaio 2014 da Skinki @Skinki

Ci sono dei prodotti che ti conquistano fin dalla descrizione, prima ancora che qualcuno li provi, li fotografi o li recensisca. Solitamente mi succede con rossetti e blush, sono prodotti a cui non so resistere, ma il prodotto “love at first sight” di cui vi parlo oggi, è, o meglio sono gli H2O Eyeshadow di Nabla Cosmetics.

“Ombretti dalla formula naturale e rivoluzionaria, ibrida tra liquido e polvere. Sono polveri di pigmenti puri pressati in acqua. Disegnano sull’occhio luci ed ombre per un effetto modulabile che raggiunge un finish metallico ad alto impatto di colore. L’intensità è assoluta anche da asciutti, se usati bagnati il colore si cristallizza in una sottile foglia metallica di luce. La tenuta è ottima.”


Non so per quale strano motivo io sia attratta dalle consistenze ibride o perché mi comporto come una gazza di fronte alle cose che luccicano, ma con una premessa del genere potevo, secondo voi, non incuriosirmi? Poteva, la gazza che è in me, non bramare qualcosa che offre un finish metallico?
Detto-fatto, appena sono arrivati ho iniziato a giocare un po’ con tutti e quattro i colori disponibili: Christine, Daphne, Futura e Prerogative.

Tutti si presentano in una confezione mono in plastica rigida nera con apertura a pressione sulla parte davanti dell’ombretto che permette di alzare il tappo trasparente con la scritta Nabla sopra (*capitan ovvio per voi* in pratica pigiate sul pulsantino e sbloccate la chiusura).
Sull’ombretto sono riportate le informazioni di base (nome, peso, marchio e provenienza) mentre sulla scatolina di cartone in cui si presenta ognuno è riportato il dettaglio delle informazioni con Inci e tutto il resto.

Se dalle prime foto avrei giurato amore eterno a Daphne, visti dal vivo e utilizzati per un po’, il mio vero amore si è rivelato Christine uno champagne quasi oro estremamente luminoso.

Appena l’ho visto mi ha ricordato un prodotto che pensavo fosse simile e cioè il Color Infaillible di L’Oréal, così ho preso il colore che più si avvicinava (Tender Caramel), li ho confrontati e ho capito che non c’entravano nulla uno con l’altro e non solo per il colore.

Se il Color Infaillible è composto da una serie di cristalli pressati nella confezione che si liberano non appena utilizzate il pennello in maniera maldestra, Christine (e più in generale gli H2O) sono dei veri e propri ombretti in cialda, più compatti e legati tra loro.

La consistenza è molto morbida e “umida”, se prelevato con le dita sembra di avere oro fuso sui polpastrelli. Come consigliato sul sito e nel video di Mr Daniel make up, ho inizialmente utilizzato questi ombretti stendendoli con le dita e ottenendo risultati ottimi, colore pieno in tutta la zona di applicazione senza troppi sforzi.

Sapete però che sono una curiosona, ho fatto quindi delle prove applicandolo con il pennello e con un applicatore in spugna. Il risultato presenta evidenti differenze: con il pennello sembra quasi non ci sia colore, mentre con l’applicatore in spugna si ottiene un risultato più vicino a quello dell’applicazione con le dita.

Ho fatto un’ulteriore prova con un pennello più fitto e rigido e il risultato è migliore rispetto alla classica lingua di gatto ma ammetto che continuo ad applicare questi ombretti con le dita perché è la modalità con la quale vengono valorizzati di più.

Negli swatches potete visualizzare il risultato delle diverse applicazioni con diverse condizioni di luce (naturale diretta, indiretta  e flash):

Chi mi conosce lo sa, il borgogna è un colore che amo e da cui sono attratta in maniera spasmodica e incomprensibile. Che mi stia bene o mi faccia sembrare una che si è appena presa un pugno in faccia non importa, li vorrei tutti.

Dopo aver provato il borgogna di Kiko pensavo di aver trovato un buon compromesso tra risultato sull’occhio e immagine mentale di me con un ombretto di quel colore, e per questo avevo placato il mio animo da acquirente compulsiva di ombretti borgogna. Quando ho visto Daphne tutti i sensori si sono riattivati.


Anche nel caso di Daphne ho pensato inizialmente si avvicinasse a Burning Black dei Color Infaillible ma anche stavolta, dopo averli avvicinati, mi sono resa conto che non avevano nulla in comune. Più scuro e violaceo il Color Infaillible, più rossastro e metallico Daphne.

Daphne è un bellissimo borgogna con riflesso metallico che varia molto in base al colore che gli viene affiancato palesando un’intensificazione del rosso, dell’arancio/rame o del violaceo/nero a seconda del colore che ha vicino.

Nelle foto vedete il risultato dell’applicazione con pennello e dita, oltre che la sua versione sfumata. Il pennello utilizzato è in questo caso una lingua di gatto abbastanza spessa con setole rigide e fitte. Ho cercato di mettere in risalto i vari riflessi grazie alle diverse esposizioni alla luce ma non riguandando le foto mi rendo conto di non esserci riuscita al meglio.



Passiamo ora al metallo fuso e messo in una cialda, Futura. Probabilmente tra i quattro è quello più corposo, almeno a mio avviso, sembra una massa unica, un adesivo quasi, per quanto è coprente e omogeneo.

Immaginerete da soli che ho provato a fare il confronto con il Color Infaillible Flashback Silver anche in questo caso (altrimenti non ero contenta), ma per quanto sembrino più simili (almeno per la consistenza), sono comunque due prodotti diversi e di colori diversi, Futura risulta infatti più scuro.

Negli swatches vedete il risultato con luce naturale indiretta e flash, nella seconda foto il focus sulla parte sfumata permette di capire quanto è effettivamente “denso”. Anche in questo caso ho effettuato l’applicazione con un pennello a lingua di gatto, l’applicatore in spugna e le dita, mentre lo sfumato è sempre il “residuo” dello swatch con le dita.



Last but not the least, Prerogative, un viola freddo descritto sul sito come un color ametista elettrico e brillante. Ammetto che tra tutti è quello che ho sfruttato meno e non perchè non mi piacesse il colore ma perché è meno prorompente degli altri, lasciatemi passare l’aggettivo un po’ inusuale per un ombretto.

Appena vista la cialda la mia mente ha iniziato a viaggiare immaginandolo un bel viola forte e definito, ma poi nell’utilizzo risulta invece molto meno appariscente e “esagerato” di altri viola che ho tra le mie palette.

Viaggi della mia mente a parte, anche Prerogative si presenta con un bellissimo ombretto, denso di colore e con un leggero riflesso che a me sembra lilla ma che probabilmente è più indaco come giustamente descritto sul sito e visibile nell’ultima foto scattata con il flash.

Nella prima foto si percepiscono più facilmente i riflessi, mentre nelle successive è possibile vedere il colore in tutta la sua pienezza. Ho fatto la solita prova di tutti gli applicatori e anche in questo caso l’applicazione con le dita o con l’applicatore in spugna vincono su quella con il pennello.



In generale questi ombretti mi sono piaciuti molto, il loro utilizzo è molto semplice e già da soli fanno una bellissima figura. L’utilizzo con ombretti di altre tipologie non crea alcun tipo di problema, si lavorano tutti molto bene (se ci riesco io, immagino cosa possiate fare voi) e si sfumano facilmente con altri ombretti. La tenuta è molto buona, sia utilizzandoli con un primer, sia senza, resiste alla giornata lavorativa comprensivo di viaggio in metro. Con un primer sotto la differenza si nota principalmente nelle zone di confine, gli altri ombretti rimangono più facilmente al loro posto permettendo agli H2O di mantenere la brillantezza in maniera omogenea e agli altri ombretti utilizzati di avere un colore più pieno.

Il prezzo di ogni ombretto è di 8,90€ per 2,5 grammi. Attualmente Christine e Daphne risultano non disponibili mentre potete acquistare gli altri due sullo Shop Online Nabla Cosmetics. Non sono disponibili versioni refill come nel caso degli altri ombretti perché la particolare lavorazione di questi ombretti non permette di inserirli in cialde magnetiche.

Voi avete provato questi nuovi ombretti o altri prodotti di Nabla?
Che ve ne pare?

•♥· Bisous Bisous ·♥•


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