Salgono gli utenti della Rete ma la tv generalista resiste ancora. Fino a quando? Puntata speciale di “Tv chat” per raccontare l’Italia tra vecchia e nuova tv. In Studio Loris Mazzetti, Wally Villa Giambelli. #tiscalitvchat l’hashtag per interagire
Cresce il consumo della rete, ma l’Italia sembra ancora non abbandonare il telecomando a favore del mouse. La percentuale di italiani per i quali la televisione rappresenta l’unica fonte di informazione si è ridotta dal 46,6 al 26,4 % tra il 2006 e il 2009 (fonte: Open Society Foundation). Un dato al quale fanno da contraltare i 27 milioni di utenti attivi su Internet nel 2011, il 50% in più rispetto al 2006 (audiweb) e i 14 milioni di internauti che guardano video in Rete, il 367% in più rispetto al 2006 (dati Cisco 2011). Si stima, inoltre, che nel 2014 più del 90% del traffico IP sarà rappresentato dal video (Cisco).
Nonostante ciò, la tv generalista resiste ancora. Ma per quanto? “Nostra signora tv: ha ancora senso parlarne in Italia?”. È l’interrogativo che verrà posto ad esperti, videomaker e videoblogger nell’ultima puntata dell’anno di “Tv chat – l’Italia vista dal web”, la web morning news promossa da Tiscali e da Altratv.tv per videoraccontare le mille facce dell’Italia.

“Tv chat – l’Italia vista dal web” è la prima esperienza italiana di programma seriale sul web. Per un mese, Tv chat si è collegata ogni mercoledì con ospiti, videomaker e videoblogger per raccontare l’attualità attraverso le voci del territorio. Questi ultimi hanno dato una marcia in più ai contenuti della trasmissione, in pieno spirito “glocal”, collegandosi ed intervenendo in diretta webcam via Indoona – l’applicazione gratuita targata Tiscali che permette di chiamare, inviare messaggi e video chiamare gratis con tutti gli utenti Indoona – raccontando la stretta attualità e al contempo tracciando un vocabolario dell’Italia, tra virtuale e reale.





