Credito fotografico: Francesca Sara CauliApre a Torino Berberè, l'innovativo format di ristorazione che ha rivoluzionato il concetto della pizza
Il 27 febbraio all'interno di Binaria, nuova ala polifunzionale della sede del Gruppo Abele a Torino, inauguraBerberè pizzeria, il quarto locale della giovane società bolognese dei fratelli Aloe che punta sulla qualità e l'artigianalità del cibo pop italiano per eccellenza, la pizza
Berberè sarà aperto tutte le sere 7 giorni su 7 e a pranzo il sabato e la domenica.
Il quarto locale dei fratelli Salvatore e Matteo Aloe nasce dopo il successo ottenuto con Berberè light pizza &food, fondato a Castel Maggiore (Bo) nel 2010 e replicato a settembre 2013 in pieno centro a Bologna con l'apertura del ristorante Alce Nero Berberè in partnership con Alce Nero, e a settembre 2014 a Firenze con Berberè craft pizza &beer. I locali hanno avuto numerosi riconoscimenti da parte delle principali guide enogastronomiche italiane (da Le Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso ai Ristoranti d'Italia del Gruppo Espresso, da Identità Golose di Magenta Edizioni al Golosario Ed. Comunica) e hanno partecipato ad importanti eventi gastronomici, come EXPO 2015, dove per 6 mesi Berberè insieme al marchio del biologico Alce Nero ha dato vita ad un punto ristoro di grande successo, sia di pubblico che di critica, con una menzione speciale da parte del New York Times.
Una delle caratteristiche principali della pizza Berberè è la sostituzione della lievitazione con la maturazione naturale: il processo di maturazione dell'impasto della pizza Berberè dura almeno 24 ore e viene realizzato senza lievito chimico ma attraverso l'impiego di pasta madre viva. Verranno utilizzate farinesemintegralibiologiche, frutto di ricerca e sperimentazione con Alce Nero, macinate a pietra naturale, procedimento che consente di conservare all'interno fibre, vitamine idrosolubili e tutti gli oligoelementi presenti nel chicco. E per ottimizzare la digeribilità della pizza, gli chef di Berberè hanno sperimentato con successo un inedito metodo di fermentazione totalmente privo di lievito, basato sul processo fisico di idrolisi degli amidi. Per il topping si è scelta la semplicità di materie prime che rappresentano le eccellenze regionali come il Pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto (presidio Slow Food), il Fiordilatte della Puglia e la Bufala Ponterè, una mozzarella di bufala Dop di Caserta biologica prodotta da un'azienda agricola e zootecnica che collabora anche con Libera. Inoltre verranno utilizzati ingredienti appartenenti alla cultura gastronomica piemontese come il gorgonzola, i tomini, la battuta di Fassona, la robiola di Roccaverano ed altri.
Il menu del nuovo locale è caratterizzato da un'offerta davvero smart con una carta di pizze selezionate (e una particolare attenzione per le proposte vegetariane). Resta anche a Torino uno dei punti di forza diBerberè:la formula degustazione, che permette di provare più pizze, servite una alla volta, in condivisione tra i commensali. Il menù cambierà con il cambiare delle stagioni, una parte delle pizze avrà abbinamenti tradizionali mentre l'altra si spingerà verso accostamenti di sapore più originali. Inoltresarà attivata la promozione Happy Monday con cui sarà possibile il lunedì a cena ordinare una pizza fiordilatte e una birra piccola a soli 10 euro (compreso coperto); la formula verrà replicata anche il sabato e la domenica a pranzo con Happy Lunch. Oltre alle pizze, che sono il cuore della proposta di Berberè pizzeria, ci saranno a disposizione 10 proposte di cicchetti, o piccoli assaggi da consumare prima, dopo o durante la pizza, che prevedono l'impiego di prodotti scelti per altissima qualità. Non mancheranno i dolci, pure fatti artigianalmente e contraddistinti per semplicità e golosità.
Ad accompagnare le pietanze un ruolo importante spetta alla proposta del beverage, sia per le birre tutte artigianali alla spina, 4 in tutto, selezionate da L.A.B. Libera Arte della Birra, e una scelta accurata di vini da agricoltura biologica e biodinamica, nati dal lavoro appassionato di piccoli viticoltori indipendenti i cui metodi di produzione si rifanno alla tradizione contadina.
Lavorerà nel ristorante di via Sestriere uno staff di giovani artigiani del cibo, il cui capo pizzaiolo, GazyKhalequzzaman, da 3 anni collabora al fianco di Massimo Giuliana, chef di pizza e punto di riferimento di Berberè, e di Matteo Aloe, chef e socio fondatore del progetto, che racconta così il lavoro di Berberè "La pizza è un prodotto per tutti/e. Noi cerchiamo di portare alla clientela un prodotto fattocome si deve,oggi molto spesso indicato come gourmetma privandolo così del suo significato più vero, che per noi è soprattutto utilizzo di tecniche e ingredienti che permettono grande digeribilità, caratteristiche nutrienti, soddisfazione per il palato e divertimento. Il locale ha uno spirito nuovo e pop, socievole e divertente, pieno di energia e senza cliché, come la nostra pizza, è fatto per gli umani senza distinzioni di genere". Gli fa eco il fratello Salvatore Aloe il quale presenta così questa nuova avventura: "Con Berberè facciamo impresa, impresa ristorativa. Il nostro intento è una celebrazione contemporanea della bellezza della pizzeria, ridefinendo la pizza in un prodotto onesto, vero ed innovativo. Lavoriamo con ingredienti stagionali, presidi Slow Food, tutte materie prime biologiche provenienti da agricoltori ed allevatori che conosciamo bene e abbiamo selezionato. Ci hanno chiesto cosa ha a che fare la nostra attività con Binaria a Torino, questo straordinario progetto sempre in progress portato avanti da don Luigi Ciotti e il Gruppo Abele. Siamo convinti che nella vita da imprenditori ci vuole fortuna e questo è un grande colpo di fortuna, la possibilità di non fare solidarietà, ma di prendersi qualche responsabilità".
Vista l'importanza dell'artigianalità nel concept culinario di Berberè, anche l'allestimento e la comunicazione interna del locale sono stati curati in maniera artigianale dall'agenzia Comunicattive (www.comunicattive.it), che ha coinvolto nuovamente, come nei precedenti tre locali, TO/LET (www.to-let.it), coppia di giovani artiste contemporanee attive da anni nell'ambito di public art, street art, fumetto e installazione e conosciute in tutta Italia e in Europa e, per la prima volta, Andrea Bruno, fra i migliori illustratori italiani e fondatore della rivista Canicola. Il locale, con cucina a vista, ha uno stile giovane, contemporaneo, allegro e accoglie i/le clienti in un'atmosfera calda e piacevole.Il concept architettonico è dell'Architetto Giambattista Ghersi dello Studio Rizoma Architetture (www.rizoma.me).
Gli orari
da lunedì a giovedì dalle 19 alle 22.30venerdì dalle 19 alle 23.30 sabato dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 23.30domenica dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 22.30
Berberè pizzeria
Via Sestriere 34 (angolo Corso Trapani 95)