Commentando questa atipicità ho trovato molto interessante la spiegazione che mi ha dato la proprietaria del centro: anni fa i centri estetici non erano un posto da "esibire" ma un momento più "privato" per cui l'intimità di un primo piano era preferita e desiderata.
L'interno è grande ed è tutto ben pulito e tenuto. Magari non è arredato all'ultimissimo grido, ma è ben tenuto. La proprietaria è una persona molto cordiale e molto gentile (e se non ha mandato a quel paese me con i miei continui spostamenti di appuntamento, vuol dire che è anche dotata di immensa pazienza...). L'unica pecca è che non è aperto in pausa pranzo, che per me spesso è il momento deputato a certe attività. Ecco cosa mi offriva il centro estetico Paradisea:"Slim Fit è lo stepper professionale che unisce alle sue normali funzioni, l’azione dei raggi infrarossi su addome, bicipiti e glutei e garantisce risultati sin dal primo giorno. Il sistema Slim Fit suggerisce il percorso snellente più giusto con un test preliminare che stabilisce il livello di condizionamento atletico e altri parametri che permetteranno all’opratore di selezionare il programma snellente personalizzato. Gli infrarossi a luce pulsata non hanno controindicazioni per i soggetti con fragilità capillare e costituiscono il sistema più efficace per raggiungere la forma desiderata prima possibile. Inoltre con Slim Fit l’intensità degli infrarossi diminuisce proporzionalmente all’aumentare del battito cardiaco quando il cardiofrequenzimetro applicato al corpo segnale uno sforzo eccessivo"
Basta leggere questo per capire che c'è stato bisogno anche del mio impegno perchè le sedute facessero effetto. Quando sono arrivata la prima volta al centro, mi si è parata di fronte una specie di struttura avveniristica dai deliziosi colori grigio/viola: attorno allo stepper tradizionale infatti c'è tutta una struttura di lampade a raggi infrarossi: una volta impostata la durata e il tipo dell'allenamento tutto quello che vi resta da fare è pedalare. Ma pedalare bene. Perchè se per caso rallentate troppo il ritmo, o se vi lanciate in una corsa forsennata..insomma, se lo fate male le luci a infrarossi non si attivano. La macchina quindi non solo vi obbliga a partecipare ma vi obbliga pure a farlo bene!!Purtroppo non mi sono state prese le misure alla prima seduta, nè sono stata pesata, per cui non ho parametri di riferimento della mia situazione iniziale rispetto ad oggi (anche perchè, colpa della mia incredibile pigrizia, pur avendo iniziato il ciclo di sedute a ottobre sono riuscita a far arrivare natale senza averle finite. E certe feste non passano invano sui miei fianchi). Non posso dire che non ci siano stati risultati, ma credo siano stati solo leggermente potenziati dalla macchina.
Paradossalmente però il concetto di questa macchina mi è piaciuto molto: mi ha ricordato una volta di più che senza impegno da parte nostra non si arriva da nessuna parte.