(l’Angelo e l’albero della Felicità)racconto di Luigi De Rosa
dedicato ai bambini di Namanga (Tanzania)
Una volta un Malaika (un Angelo) di quelli con le ali appena spuntate, perchè sapete,le ali si conquistano,si ritrovò a passeggiare nella savana in compagnia di due ragazzini Busu e Ua che avevano appena finito di scavare un pozzo perchè sapete l’acqua in Tanzania è un bene raro e prezioso che spesso si trova solo con l’aiuto di certi “Angeli” che con l’attrezzatura giusta riescono là dove gli uomini falliscono. I due ragazzini erano di quelli che fanno solo domande, (anche certi adulti si fanno e rivolgono agli altri solo domande e spesso sono i più vivi) al Malaika ad un certo punto chiesero di Dio.Il Malaika all’inzio fu preso in contropiede, ci pensò, ripensò,poi vide l’amico Baobab,Uheri, che era antico quanto la terra che calpestavano, accompagnò i bambini vicino all’albero e gli chiese: Uheri, parlaci di Dio.
Uheri fiorì.
Vi sono molti modi,tutti preziosissimi, di parlare di Dio a me piace il linguaggio del fare
che da dieci anni adoperano i volontari di Piano di Sorrento dell’Associazione Missionaria Jamani. Se desiderate conoscerli linkate www.jamani.it
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(le foto presenti nel post sono tratte dal sito www.jamani.it
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alcune delle tante opere progettate)