Dopo qualche inconveniente tecnico, rieccoci con la (da oggi) periodica rubrica dedicata al più noto format televisivo musicale della TV italiana e non, XFactor. Per dare la possibilità a tutti i nostri cari lettori di guardare la puntata live il giovedì su Sky Uno oppure in streaming nei giorni successivi, siamo ben lieti di comunicarvi che le nostre temibilissime reviews e pagelle saranno pubblicate a cavallo tra il sabato e la domenica.
Ma veniamo ai fatti. La puntata di giovedì, prima della gara dopo le audizioni varie, si è rivelata interessante sotto diversi punti di vista, a mio parere: in primo luogo, avendo avuto modo di vedere anche The Voice of Italy, qualche mese fa, devo dire che lo standard dei concorrenti è più elevato; salvo rare eccezioni infatti non mi sembra ci siano state eccessive “stecche” da parte di queste giovani promesse della canzone italiana. Quindi un primo voto positivo va ai giudici per il buon lavoro alle audizioni.
Una parola va anche spesa anche per gli ospiti, Elisa (voto 8,5) e Icona Pop (4,5) per questa prima serata: carina e scenica l’ouverture corale di tutti i concorrenti con la simpatica e brava Elisa, ricomparsa poi sul palco per esibirsi nel suo ultimo successo (che personalmente adoro) L’anima vola, decisamente meno interessante la performance delle Icona Pop che, triplo orrore all’intonazione, mi sono parse più due ragazzine ubriache ad un party domestico il sabato sera che “star” della musica internazionale. Peccato, perché non disdegnavo nemmeno la loro I love it.
Ma veniamo ai concorrenti, che si sono esibiti in due manches: la prima ha visto la performance di Gaia (8), brava quanto inquietante; Andrea (7,5), bravo anche lui, ma sembrava un pochino impacciato sul palco (poverino, era solo la prima puntata però, è perdonato); i Free Boys (8,5), che si sono cimentati in una performance molto minimal, e hanno (finalmente) recuperato il terzo uomo. Una sola cosa, carissimi: l’ultimo bottoncino della camicia, Enzo Miccio docet, si allaccia solo se si deve portare anche la cravatta o il bow tie, altrimenti sembrate dei preti; Fabio (8) che si è cimentato in una canzone decisamente sui generis (Sotto casa, Max Gazzè), ma d’altronde, con un giudice come Elio che ci si poteva aspettare?; e infine Alan (7,5) che è stato tanto caro, poi fa quasi tenerezza quindi ci è piaciuto tutto sommato.
La seconda manche, che sembrava promettere bene, è stata un po’ un climax discendente di esibizioni: partendo da Michele (9) che ha elegantemente interpretato una canzone di Fossati (scelta impegnativa e di classe), si è passati ad Aba (aka Chiara, 8,5) dalla voce possente e il nome orribile, agli Street clerks (8) che hanno fatto rivoltare la regina Elisabetta per la pronuncia inglese, ma a parte questo se la sono cavata egregiamente; è seguito poi Lorenzo (7,5), cimentatosi in una abbastanza ignota ma adorabile canzone di Luigi Tenco ma eseguita abilmente (è bravo questo ragazzo, peccato l’abbiano eliminato), Viò (7,5) e da ultimi gli Ape Escape (6,5) a mio avviso i peggiori della serata. C’è da dire però che non li apprezzi poi così tanto (mai parole furono più vere di quelle della Ventura: “Siete brutti, siete vecchi…” e avrei dubbi sul “ma siete bravi”).
La puntata si è poi chiusa in grande stile con la querelle sull’eliminazione di Lorenzo, che si è conteso l’ultimo posto disponibile con i Free Boys, e che effettivamente anche a mio avviso non meritava l’eliminazione.
Una puntata tutto sommato gradevole quindi, magistralmente diretta dalla brillante conduzione di Alessandro Cattelan (8,5) che ormai al programma ci ha “fatto il callo” , che ha riservato sorprese anche ai telespettatori, delusi forse da alcune scelte compiute nell’ultima puntata, soprattutto da Mika, ma che si sono rivelate (forse) non del tutto errate. Staremo a vedere! Per ora è tutto halfreaders, ci aggiorniamo alla prossima puntata!