“Gli uomini prima sentono senza avvertire,
dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso,
finalmente riflettono con mente pura”
Giovan Battista Vico
Le persone sensibili avvertono il tempo, la pioggia, il finire delle stagioni. Ascoltano con orecchie silenziose il brusio del mare, le parole non dette, i cuori sussurrati. Esplorano gli occhi, ne indagano il colore e l’emozione celata; ravvedono piccole crepe, un suono alterato della voce, l’incrinatura di un canto, il piede mal posato, una mano fredda, l’abbraccio sguarnito.
Affidano loro stessi alle passioni grandi, ne mietono il raccolto, si immergono nel mosto ancora acidulo, rotolano tra inchiostri di pagine appena scritte, abbeverandosi ad orgasmi gravidi d’amore.
Amano, fortemente amano, stabiliti nelle fondamenta di gloriose e intime relazioni, brucianti e solide: vive.
Le persone sensibili fuggono dal rumore, godono del silenzio e della solitudine, non rinnegano il passato.
E restano.
Chiara