"C’è un treno che porta dalla città al mare. Una città che è stata il centro del mondo. E che forse lo è ancora. Il mare è quello del Nord, nel dipartimento di Calvados nella bassa Normandia. Lontano dalle spiagge dorate e dal sole di fuoco del Mediterraneo. Il treno porta sul lungomare, punteggiato da ombrelloni e alberghi, dove ha passeggiato Marcel Proust, l’autore di Alla ricerca del tempo perduto". (Federico Pace, Senza volo, Einaudi)
In treno, nave, autobus, bicicletta o a piedi. Ogni mezzo è buono per raggiungere i luoghi del mondo senza mai salire su un aereo. In Senza volo si battono strade diverse. Si recupera la lentezza di un viaggio via terra o via mare. Si è liberi di fermarsi e scoprire fiumi, monti, valli e territori di mezzo a cui di norma non si presta attenzione. Ci si sofferma negli interstizi del mondo. Si visitano città, villaggi, borghi dove non si pensava di poter arrivare. Si scoprono tesori nascosti. Ci si libera della noia e dell'alienazione del volo, per muoversi da un luogo all'altro impiegando il tempo necessario per guardare, conoscere, vivere. Ogni capitolo del libro svela i segreti di un mezzo di trasporto e le tante specie in cui si diversifica, i pregi e gli inevitabili difetti, tra riferimenti cinematografici, rimandi letterari e testimonianze, percorsi storici e nuove vie ancora poco battute. Per cercare quel qualcosa che è piú facile trovare lontano da sé.