Non è che ho molto tempo per scrivere nel blog, vado a corrente alternata.
Qualche giorno scrivo, altri no.
E questo dipende anche dal mio stato d’animo.
Mi sento coinvolto dal fatto che il blog possa essere letto anche da altre persone e di conseguenza cerco di scrivere di cose carine o quantomeno di argomenti che possano lasciare un qualcosa alla persona che legge.
Il qualcosa potrei meglio definirlo come un sorriso, a essere vanesio un piccolo insegnamento, cose che ti possono allietare un momento, un attimo, per me sarebbe già un grande successo.
Per questo molte volte evito di scrivere sull’attualità.
Troppe cose negative influenzano il mio modo di vivere quotidiano.
Ed allora cerco spunto tra le migliaia e migliaia di foto delle nostre vacanze.
E ne trovo sempre una che mi colpisce, che mi prende per mano e mi chiama, che mi invita a scrivere.
E magari non l’avevo mai notata prima. O perlomeno le avevo dato solo un’occhiata svogliata, preso da altre più ridondanti, più colorate.
Ed invece…..
Così oggi guardando le foto di Cefalonia ne ho trovata una che mi ha chiamato.
Che mi ha ricordato la poesia giapponese.
Avete presente?
Lo sapete che i Giapponesi sono strani vero?
Basta guardare le loro tazze del water (sono riscaldate, hanno la possibilità di scegliere fra varie musiche e il volume desiderato, e si può decidere anche la quantità d’acqua per detergere!!).
I Giapponesi in ufficio girano senza scarpe.
Le portiere dei loro taxi si aprono e chiudono da sole (ed è per questo che loro in Italia le lasciano sempre aperte!!)
E le loro poesie?
Si chiamano Haiku, sono poesie semplici, senza titolo, che eliminano fronzoli lessicali e congiunzioni, traendo la loro forza dalle suggestioni della natura e delle stagioni.
Per via dell’estrema brevità, la composizione richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine.
Soggetto dell’haiku sono scene rapide ed intense che rappresentano appunto, in genere, la natura e le emozioni che esse lasciano nell’animo dell’haijin (il poeta).
C.
Ah, quale gloria!
Foglie verdi, foglie nuove
Brillando nella luce del sole.
Basho ( 1644 – 1694 )
Su foglia posa
farfalla colorata
ed è amore
Gian Maria Gandolfi