Sprazzi di azzurro,
ora attende paziente il
ginkgo biloba.
Non basteranno
ringhiere ed inferriate
contro le masse!
Partendo, mi ha
solo sfiorato – dito
di divinità.
Divertiti tu,
mite animaletto –
prima del gatto!
Un palloncino,
prigioniero di nuovo:
pensiero vano.
Ultimi tenui
bagliori, crepuscolo –
assenti gli dei!
Silenzio vola
sul mio pensiero vacuo –
airone bianco.
Mi accorgo di non
essere di me stesso
ombra nemmeno.
Limiti? Sono
soltanto quelli che noi
stessi imponiamo!
Vorrei davvero
avere una faccia di
tenera pietra.
E poi spiccare
l’ultimo, lungo volo,
su ali amare.
Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, magari anche solo un saluto, scritto qui sotto, o un ‘Mi Piace’ cliccato, Ti costa solo un piccolissimo sforzo, però farà un GRANDE piacere a me, quando lo leggerò! Grazie. :O)
Copyright © 2015 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.
.