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Halloween

Creato il 30 ottobre 2015 da Catia D'Antoni @viaggingiro

Sì Halloween, perché se ne parla e bene o male lo si vive, da noi e altrove; quindi proviamo a capirne un po’ di più, magari andando a curiosare dove non sempre si può.

origini del nome

L’origine di questo nome “Halloween” altri non è che, se vogliamo, una deformazione scozzese del nome vero ed originale “All Hallows’Day“;
il significato era proprio il giorno dedicato a “ogni santi” che nel tempo e con abbreviazioni portate da vari popoli sin dall’antichità ha trasformato ed abbreviato in Hallows’Even, ossia la sera che precede la festa di Ognissanti, per poi rendere ancora più breve alla parola che tutti conosciamo Halloween.

storia

Ecco, la storia di Halloween è un po’ ingarbugliata perché ogni storico o autore narra di una sua storia diversa e di un’origine differente.
Si narra infatti che la sua storia risalga a tempi molto remoti; infatti alcuni studiosi sono certi che la festa di Halloween derivi dalla festa che i Romani dedicavano a Pomona (dea dei frutti e dei semi); altri invece sono sicuri che la festa derivi dall’analoga festività leata ai morti denominata Parentalia e che ogni antica famiglia romana dedicava ai suoi defunti.
Ma se tutto questo sembra corrispondere al vero, viene invece modificato da chi attribuisce la festa di Halloween quale collegamento alla festa celtica di Samhain e che veniva celebrata proprio nei giorni approssimativi alla fine dell’estate.

vari simboli di Halloween: zucche e rape

I simboli si sono trasformati nel tempo e modificati in base agli ambienti e luoghi di vita; inalterate sono rimaste le zucche intagliate.
Proprio le zucche? Le zucche prendono il posto delle rape, perché proprio prima di esse erano esattamente queste ultime a fungere da lanterne.

zucche luminose

Le rape anticamente venivano svuotate e intagliate a mo’ di lanterne per far sì che le anime del purgatorio, vaganti durante la notte tra il 31 ottobre e il 1à novembre, avessero le vie illuminate;
l’uso della zucca in seguito alle rape è avvenuto per il semplice motivo di praticità d’uso, perché se le rape essendo piccole erano più difficili da intagliare, per le zucche il problema si vanificava.

dolcetto o scherzetto?

L’usanza di bussare di casa in casa durante la notte di Halloween è pressoché dei bambini, che con questa domanda minacciano di padroni di casa;
in lingua originale troviamo che “trick” è davvero una minaccia di far danni se non viene regalato un dolcetto “treat”, infatti “trick or treat” significa “sacrificio o maledizione” e quindi i padroni di casa… regalano dolcetti.

dlcetti vari

Questa usanza, ovviamente, non ha questa origine ma risale al tardo medioevo, quando la povera gente andava a chiedere l’elemosina bussando di porta in porta, durante la giornata del 1° novembre;
in cambio di preghiere per i defunti dei padroni di casa commemorati il 2 novembre, riceveva offerte di cibo.
Fatti analoghi si è scoperto risalire oltre in Irlanda e Gran Bretagna, anche nel Sud Italia.

cristianità

Come con tanti argomenti, ci si trova di fronte a varie discussioni; alcune Chiese non accettano questa ricorrenza e la vedono come una satanità, altre invece la definiscono come una giornata di riforme;
insomma la chiesa cristiana comunque non è che approvi poi molto questa festa, perché la riporta ad un culto della stregoneria e del male; ovviamente ognuno ha il suo pensiero e non sta a me giudicare nel bene o nel male quel che si vuole festeggiare.
I cristiani originari dei celti, da cui come detto sembra aver origine la festa di Halloween, non vedono in maniera negativa questa festa, né che possa essere una minaccia per il vivere da cristiano dei loro bambini;
anzi, sembra proprio che questa festa possa essere un insegnamento sulla vita e sulla mortalità in genere.

da Noi

Da noi in Italia, si hanno diverse festività locali legate a questa ricorrenza; proviamo a citarne alcune:

– Serra San Bruno (VV): i ragazzi usano vuotare una zucca, intagliarla e dopo averne formato un teschio (coccalu), girano per le case della città bussando e dicendo in dialetto “Mi lu pagati lu coccalu?” (mi pagate il teschio?);

– Orsara di Puglia (FG): qui durante la notte tra il 1° e il 2 novembre si usa accendere un fuoco (fucacost) davanti ad ogni casa, proprio per illuminare la strada alle anime del purgatorio che vanno a trovare i loro parenti; invece nella giornata del 1° novembre si svolge la mostra delle zucche intagliate.

Se siete a conoscenza di altre tradizioni locali, segnalate liberamente, inseriamo volentieri. 

:)

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