Sepang, 22 marzo 2013 – La scuderia Mercedes ha incontrato qualche problema di degrado con le gomme nella PL1, ma nel pomeriggio, nonostante la pioggia abbia in parte condizionato la sessione, Lewis & company sembrano essersi trovati a loro agio con le Pirelli, soprattutto nella simulazione di gara.
“…abbiamo avuto un buon long run in questa sessione, quindi non credo che le nostre gomme si stiano usurando troppo…” -ha commentato a caldo Lewis Hamilton, nono in entrambi i turni di prove libere- “…nella prima sessione abbiamo avuto un degrado maggiore, ma questo era causato in gran parte dal set-up della vettura, avevamo molto sovrasterzo…”
La sensazione è che molte scuderie non abbiano ancora ben chiara la propria posizione rispetto ai principali avversari, cosa abbastanza normale del resto quando si è ad inizio stagione e, a maggior ragione, quando le gare sono a distanza così ravvicinata come nei recenti calendari della massima serie.
Dopo un GP d’Australia tutto sommato abbastanza soddisfacente per il team tedesco, Lewis sembra rassicurare i tifosi dichiarando: “…penso che siamo più forti sul ritmo di gara…quando abbiamo fatto il long run, la macchina è andata bene…mi sentivo veloce e penso che la sensazione fosse migliore rispetto a quello che ho fatto nell’ultima gara…quindi teniamo le dita incrociate…”
L’ottimo terzo posto in qualifica colto da Lewis a Melbourne dietro alle solite Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber, è sicuramente un biglietto da visita incoraggiante, ma sarà fondamentale per la Mercedes migliorare il passo gara, per evitare di venire “inghiottita” come è perennemente accaduto in questi ultimi tre anni.
“…abbiamo fatto un passo avanti sul long run…” -rassicura Hamilton- “…ma gli altri sono piuttosto veloci e quindi è difficile giudicare dove siamo…la Lotus sembra davvero veloce…”
Sarà molto interessante vedere dove si piazzerà il team di Brackley domani nella sessione di qualifica a Sepang e, ancor più interessante, sarà vedere come si comporterà la W04 in gara, su un tracciato decisamente diverso da quello dell’Albert Park.