"Da qualche anno lavoravo segretamente con il dottore spagnolo Eufemiano Fuentes, che dovreste conoscere in seguito all'affare Puerto - ha spiegato Tyler Hamilton - Ufe, lo chiamavo così, mi aveva programmato delle trasfusioni sanguigne per ognuno dei giorni di riposo. Dopo la prima trasfusione però mi sono sentito molto strano: avevo caldo, poi molto freddo, avevo le vertigini, ero nauseato e debole. In genere invece provavo un'euforia incredibile dopo le trasfusioni. Poi quando sono andato a urinare, ho visto con orrore dell'urina nera riempire il water. Avevo evidentemente un problema, la mia sacca di sangue era stata danneggiata. Mi ero iniettato dei globuli rossi morti e ho rischiato di morire".
Tre giorni dopo la trasfusione l'ex corridore della Phonak abbandonò la corsa, anche prima del secondo giorno di riposo e quindi prima della seconda trasfusione: "Ho immediatamente chiamato Ufe e mi ha raccontato che il suo aiutante era stato fermato ad un posto di blocco della gendarmeria, era andato nel panico ed aveva gettato le sacche di sangue in un fossato".