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Hanna e Violka (Visioni Fuori Raccordo 2010)

Creato il 18 novembre 2010 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

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Vincitore nella sezione “Concorso Doc” della quarta edizione del Visioni Fuori Raccordo, Hanna e Violka, di Rossella Piccino, è un film in cui diverse componenti si mescolano: il tema  dell’immigrazione, la condizione femminile, la questione della terza età, la malattia, il ricambio generazionale. Diversi piani che la regista ha affrontato in maniera assai equilibrata, riuscendo anche a instillare, nonostante la serietà delle problematiche affrontate, una certa dose di ironia che rende il documentario ancor più gradevole nel suo insieme.

Hanna è una badante polacca che vive da tempo in Salento, prendendosi cura di ‘Ntoni, un anziano signore affetto da una forma di Alzheimer che lo rende in tutto e per tutto simile a un bambino, anzi, quasi a un neonato; è chiaro che, per tale motivo, dipende completamente dalla collaboratrice domestica, nonostante la moglie, in qualche modo, cerchi di assisterlo. Quando Hanna torna in Polonia per godersi un periodo di meritato riposo, a sostituirla subentra la figlia Violka, giovanissima e assai inesperta. Lo shock iniziale è forte, ma dopo un breve rodaggio, la ragazza impara a svolgere più che dignitosamente il difficile incarico affidatole. Nel frattempo vediamo Hanna durante le sue vacanze in Polonia e scopriamo, come lei stessa ci spiega, la bellezza di un paese apparentemente occidentalizzato, dove però, in realtà, sono pochissime le possibilità di lavoro e gli stipendi bassissimi. Hanna ha altri tre figli, non ha un marito (durante il film non se ne accenna mai), ma la sua determinazione le consente, nonostante le grandi difficoltà, di andare avanti e contribuire, in maniera cospicua, al mantenimento della propria famiglia. La forza del femminile emerge in tutta la sua vitalità, capace di costituire un’alternativa non solo credibile, ma anche preferibile rispetto al paradigma maschile ormai consunto e in declino.

Hanna torna in Salento e riabbraccia Violka, reduce da un’esperienza che ha certamente costituito una tappa fondamentale nel processo di maturazione. La vediamo lasciare il paesino di ‘Ntoni con gli occhi bagnati di lacrime, conscia che una nuova fase della sua vita sta cominciando. Hanna, invece, si rimbocca le maniche e torna al suo lavoro, senza battere ciglio, mentre ‘Ntoni con  la sua sofferenza,  i suoi capricci e le sue smorfie ci fa commuovere con il sorriso sulle labbra.

Luca Biscontini


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