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Hannibal di Thomas Harris [Ciclo di Hannibal Lecter #4]

Creato il 30 novembre 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Hannibal

Ciclo Hannibal Lecter

di Thomas Harris

 

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Titolo: Hannibal
Autore: Thomas Harris (Traduttore: L. Grimaldi)
Serie: Ciclo Hannibal Lecter #4
Edito da: Mondadori
Prezzo: 9.50 €
Genere: Thriller / Horror
Pagine: 343 p.

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Trama: Clarice Starling, 7 anni dopo la vicenda Lecter (Silenzio degli innocenti), viene messa sotto accusa dagli organi interni dell’FBI per un intervento troppo energico durante una sparatoria. In questo delicato frangente riceve un messaggio da parte del latitante Lecter, che la incoraggia a tenere duro. Lecter, sparito da anni, vive relativamente tranquillo a Firenze. E’ ricercato dall’FBI ma soprattutto da una delle sue vittime, il sadico Mason Vergier, costretto da anni su un letto e orrendamente sfigurato da Lecter stesso. Turbata dal richiamo di Lecter, Clarice decide di salvarlo dalla terribile morte a cui Lecter pare essere predestinato. Che folle storia sta per iniziare? Clarice dovrà stare molto attenta…

Ciclo Hannibal Lecter:
(Per agevolare la Ricostruzione del Ciclo Lecter, di seguito si riordinano i libri secondo l’ordine cronologico della storia di Hannibal )

  1. Hannibal Lecter – Le origini del male (Mondadori – 2006)
  2. Il delitto della terza luna (Mondadori ripubblicato anche come Red Dragon – 1981)
  3. Il silenzio degli innocenti (Mondadori – 1988)
  4. Hannibal (Mondadori – 1999)

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Recensioneù
di MissMarilux

 

Hannibal di Thomas Harris chiude definitivamente il ciclo di Hannibal Lecter (ahimè) dopo soli 4 libri. In questo volume vediamo ciò che è accaduto al Dottor Lecter post fuga dal manicomio criminale nel quale era recluso durante la caccia a Buffalo Bill (leggasi il Silenzio degli Innocenti).

Diciamo subito che questo romanzo mette in luce un miglioramento nello stile di Harris. Se nel Silenzio si aveva (a volte) l’idea di uno scrittore acerbo e legnoso, in Hannibal l’autore riesce a prendere maggior confidenza con la penna e a darci un romanzo fluido,

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scorrevole e di facile lettura, nonostante una trama ricca e contorta, piena di personaggi, tutti necessari allo scioglimento del nodo finale. L’unico neo negativo risiede in alcuni passaggi “ibridi” in cui Harris si rivolge direttamente al lettore (ad esempio: adesso vediamo il Dottor Lecter nel buio della sua stanza… ) scrivendo come se il romanzo fosse una sorta di sceneggiatura. Questo non avviene sempre, solamente in alcuni punti che lasciano un po’ perplessi. Sembra quasi che l’autore ci abbia provato ma non creduto fino in fondo. Strano!

La storia, come già anticipato, è davvero ricca. La vicenda può essere suddivisa in due blocchi, la prima parte con ambientazione a Firenze e la seconda sul suolo statunitense. Nella prima parte vedremo contrapposti Hannibal e l’ispettore Rinaldo Pazzi, che accecato dalla taglia messa sulla testa del Dottore ad opera di Mason Verger, cercherà in tutti i modi di catturarlo, facendo una bruttissima fine. Nel secondo blocco sarà la volta di Clarice Starling e del finale riservatole.

Le parti sono così separate che in alcuni momenti sembrava di leggere due romanzi diversi.

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Harris nell’ambientazione di Firenze fa davvero un lavoro straordinario! Sinceramente non mi aspettavo una ricostruzione così ben fatta, quasi meglio di quelle descrizioni di molti autori italiani stessi! Oltre a ciò lo scrittore riesce a rendere al meglio le abitudini, i colori ed i sapori della Toscana senza cadere in facili stereotipi. Hannibal nei panni del professor Fell si muove in piena libertà. Ed è in queste pagine che il lettore riesce a scoprire una parte del Dottore nascosta nei precedenti libri. Qui Lecter è libero di agire e di fare ciò che vuole, non ha più quell’aria da tigre in gabbia. E questo amplia il suo carattere, i suoi atteggiamenti e la sua caratterizzazione, rendendolo sempre più complesso agli occhi del lettore.

È in questi momenti che Harris ci fa conoscere sprazzi del passato dello psichiatra focalizzati soprattutto sulla sua infanzia e sul rapporto con la defunta (e digerita) sorellina Mischa; passato che sembrerebbe essere all’origine dell’antropofagia di Lecter, ma tutto questo sarà spiegato meglio nel successivo romanzo Hannibal Lecter: le origini del Male.

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Detto ciò altro bel personaggio che l’autore descrive è quello dell’ispettore Rinaldo Pazzi, ex “poliziotto prodigio” caduto in disgrazia dopo la fallimentare caccia al Mostro di Firenze. Trovo davvero geniale il collegamento con la vicenda di Pacciani, in quanto per certi versi rimanda agli omicidi di Lecter (anche se questi ultimi sono pura finzione, mentre gli altri purtroppo no). Rinaldo, ultimo discendete della famiglia Pazzi, è disperato e alla ricerca di un riscatto personale dopo la sua fallimentare carriera. Sceglie quindi di vendere Lecter a Mason Verger, altro ottimo personaggio, che sarà il vero ed unico villan di tutto il libro.

Mason Verger è il vero male del romanzo, è l’unica vittima sopravvissuta di Hannibal, ed è una figura assolutamente rivoltante. Pedofilo in gioventù, stupratore della sorella Margot (altra figura notevole),

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passa le sue giornate sdraiato su di un letto dopo essersi sfigurato la faccia durante una seduta con Lecter. Reso ormai quasi immobile, trascorre il suo tempo a cercare il Dottore per vendicarsi e nel mentre si diverte a far uccidere bambini africani (non può più stuprarli e quindi si accontenta di farli morire). La sua presenza è un perfetto opposto a quella del Dottore. In entrambi c’è il male, ma Harris riesce a farci comunque tifare per Hannibal grazie al suo charme, alla sua cultura e alla sua “morale”, ovvero quella di mangiare/uccidere solo i “maleducati” (e gli impiccioni come l’ispettore Pazzi). Mentre in Verger non c’è morale, c’è solo il puro gusto di far male e di abusare dei più deboli. La fine che gli sarà riservata (scena forte a tinte splatter) è la degna chiusa della sua disgustosa vita.

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Nel secondo blocco Lecter torna in America e cerca subito Clarice. La Starling rispetto al precedente libro ha una vera e propria evoluzione. È passata dall’essere un po’ bidimensionale e statica, all’essere completa, ricca di sfumature e caratterizzata a 360 gradi. Molti sostengono che le scelte di Clarice siano figlie delle manipolazioni di Hannibal e che essa ne sia una vittima. In realtà la donna è vittima della politica interna della FBI e come un agnello sacrificale (The Silence of the lambs
;)
), la giovane viene mandata al macello a causa della cattiva riuscita di una operazione di cui lei era a capo. In realtà la sua caduta è causata da Paul Krendler, già intravisto nel Silenzio degli Innocenti. Krendler cercherà in tutti i modi di ostacolare Clarice e ci riuscirà, alleandosi anche con Mason Verger. Tutto questo deriverà semplicemente dal rifiuto sessuale della Starling nei suoi confronti.

È ovvio che i destini di Clarice e di Hannibal collideranno per tutta la durante del romanzo, ma solamente nel finale i due si rincontreranno. Prima Starling salverà il Dottore dalla prigionia di Mason e poi Lecter salverà la donna dalla sua caduta mentale. E qui partiamo con una bella analisi. (attenzione agli Spoiler!)

Clarice credeva nell’ FBI, nei suoi ideali e nelle regole.

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Lo fa nel Silenzio degli Innocenti e riesce a salvare l’ultima vittima di Buffalo Bill, lo fa in questo libro e viene punita, colpita e affondata per puro capriccio. Starling non cede fino al momento della sua sospensione ad opera di Krendler. Qui è come se qualcosa in lei esplodesse. Va a salvare Lecter, viene drogata dagli uomini di Mason, ma al risveglio nella casa del Dottore riesce finalmente a liberarsi: ama ma odia profondamente il padre per averla abbandonata e per averla spinta fra le braccia dell’ FBI. E libera da questo odio, si lascia andare alla sua probabile vera natura banchettando assieme ad Hannibal delle cervella di Krendler, suo vero ed unico nemico.

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Nel finale vedremo i due formare una coppia, legati da un forte sentimento di rispetto e di desiderio sessuale che li porterà ad avere una relazione lunga e duratura, con una Starling finalmente libera di essere se stessa e felice.

Quanto al personaggio di Hannibal, c’è poco da aggiungere. Credo di aver detto di tutto e di più nella recensione del precedente libro, ma qui Harris si supera e ci regala un ritratto completo e meraviglioso del più riuscito personaggio cartaceo. Viene quasi da piangere a pensare che un uomo come Hannibal in realtà non esista (nonostante la sua antropofagia xD ).

In conclusione, trovo tutta la vicenda narrata assolutamente coerente con quanto già scritto nei precedenti libri, trovo questo romanzo migliore sotto un punto di vista stilistico e narrativo (è molto più dinamico e frenetico del Silenzio, che in alcuni momenti risultava lento e statico), ma soprattutto trovo geniale lo sviluppo di Hannibal e Clarice e del loro destino assieme.

Insomma libro da leggere assolutamente!

Hannibal poster

Ps: anche da Hannibal è stato tratto un film, regia di Ridley Scott. Mi sento di consigliarlo, soprattutto per la stupenda ambientazione toscana e l’ottima interpretazione di Giancarlo Giannini nei panni dell’ispettore Pazzi. Deludente è il finale, completamente cambiato a discapito del percorso psicologico presente nel libro di Clarice Starling. In questo caso le due opere sono distinte e separate. Hopkins è come sempre un Dio nei panni dello psichiatra.

Voto

 

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