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Meglio ancora, il pezzo doveva essere una nerdata assoluta, in cui confrontavamo i due adattamenti del famoso Christmas Carol di Dickens, visto che oggi in edicola in allegato al Corriere della Sera, comincia una nuova antologica chiamata I classici della letteratura Disney. Primo numero ad 1 €, uscito stamattina come annunciato.
Un VS. (van di moda vedo ultimamente) tra due grandi avari del mondo del fumetto, il famoso Paperon dè Paperoni ed il detentore della luce arancio Larfleeze.
Niente di tutto ciò, di Larfleeze nei famosi RW Point non c'è traccia dell'albo annunciato disponibile nientemeno che il 21 dicembre sulla pagina facebook della RW.
Vabbè non fa niente, parliamo d'altro.
Qualche giorno fa mi salta all'occhio leggendo qui e la sulla rete, che Dan Slott, attuale scrittore della serie di Spiderman, ha ricevuto minacce di morte, per aver portato alla morte di Peter Parker (Terra 616).
E si, muore anche Spiderman, ed anche quest' ennesima morte è stata annunciata come un evento unico, irripetibile, scioccante, insomma la solita solfa che ci siamo dovuti sorbire qualche tempo fa, quando Hickman aveva accoppato (per sempre diceva) la torcia umana dei Fantastici Quattro, o prima ancora quando i teaser, esche per i soliti tordi, annunciavano la dipartita del buon vecchio Capitan America.
Steve Rogers è tornato, J. Storm anche, non vedo il motivo per accanirsi contro il povero Dan Slott, perchè si è concesso il suo piccolo omicidio?
Incuriosito dal fatto che ne parlavano persino i TG nazionali, mi sono andato a documentare e visionare questo fantomatico numero 700 della collana The Amazing Spiderman, serie che io non leggo dai tempi della Star Comics, e che sembra in casa Marvel, sia la serie più detestata dai lettori.
Ed effettivamente, qualche motivo i Marvel Zombie per essere arrabbiati ce l'hanno.
Non tanto per la morte, che tanto come sempre sarà una cosa momentanea, d'altronde come potrebbe mamma Disney, mandare in pensione una delle galline dalle uova d'oro, nel palco personaggi Marvel?
Quanto per come Slott lascia morire il povero Peter Parker.
Per i lettori di Spidey italiani, vi consiglio di fermarvi a questo punto del pezzo, le prossime righe saranno sature di spoiler, per quelli che non seguono le gesta di Peter Parker sui mensili Panini, o che comunque non sono spaventati dalle anticipazioni, possono proseguire la lettura.
Alla Marvel hanno un'idea davvero contorta dei concetti di godibilità, di novità, ed Amazing Spiderman 700 sembra lo specchio di una pauroso calo di contenuti e qualità, al quale stiamo assistendo impotenti recentemente.
Freaky Friday.
Ad alcuni queste due parole potranno non dire assolutamente nulla, ma a Slott hanno portato sicuramente l'ispirazione per scrivere gli ultimi numeri dell' Uomo Ragno.
Freaky Friday è un romanzo per ragazzi del 1972, che ha goduto di svariati adattamenti cinematografici, l'ultimo il più famoso risale al 2003, con la bella Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan, che in Italia fu ribattezzato "Quel pazzo venerdì".
In pratica è la storia di uno scambio di personalità, nel film, e nel romanzo, il rapporto conflittuale tra una mamma e la sua figlia adolescente, si acuisce fino al giorno in cui per uno strano caso, la mente della mamma si ritrova nel corpo della figlia adolescente, e viceversa, con il conseguente scambio di ruoli e responsabilità.
Slott per l'epilogo del suo Spiderman, ha scritto una cosa inquietantemente simile, la storica nemesi di Peter, il dottor Octopus trova il modo di intrappolare la mente del giovane Parker nel suo corpo morente, e di trasferire il suo cervello brillantre e malvagio cervello, nel corpo, e di conseguenza nella vita, di Peter.
Le botte da orbi che vanno avanti da qualche mese, è i vani tentativi di Peter (Otto) di riprendersi la sua vita, sublimano in questo settecentesimo numero, un cui un pugno di troppo manda al tappeto per sempre il corpo compromesso del Dottor Octopus, con all' interno la mente del povero Spiderman originale.
Octopus che durante lo scontro è assalito da flashback, del passato di Peter, stranamente il buon Otto, oltre ad avere occupato il corpo di Spiderman (e di Mary Jane), è anche in possesso di tutti i suoi ricordi, e proprio questi lo assalgono durante lo scontro, portandolo a ravvedersi per il suo passato da manigoldo, e ad assumersi la responsabilità di essere definitivamente il nuovo Spiderman, le ultime tavole di Ramos, sono quasi offensive per tutto quello che c'è stato di buono in 700 numeri dell' Uomo Ragno.
Evito di postare le suddette, perchè sempre in rete, ho letto che la Marvel è alla ricerca dei bricconi che hanno postato anzitempo online le scan dell'albo addirittura ancor prima che uscisse in edicola.
Qui ci limitiamo a commentareda un lato una sempre più palese difficoltà della Marvel di portare in edicola fumetti godibili, che giustifichino quanto meno il tam tam di teaser pubblicitario che li precede.
E dall'altro, l'eccessiva reazione dello zoccolo duro dei lettori Marvel d'oltreoceano, che sono arrivati addirtittura a minacciare di morte un autore di fumetti, per avere scritto, l'epilogo di un personaggio, manco fossimo nel romanzo di King: Misery non deve morire.
Quando si sa benissimo che proprio, Spiderman è sempre stato protagonista di eclatanti cambiamentei, e ridicole marce indietro.
Il costume nero, preso sul pianeta creato dall'Arcano nelle prime Guerre Segrete, diventò il simbionte Venom, dopo le proteste colorite degli affezionati del costume rosso e blu.
In seno alla bellissima Civil War di Millar, Peter Parker si tolse la maschera in televisione, rivelando al mondo intero chi fosse in realtà Spiderman, altra decisione che fu presto riveduta, con l' improbabile aiuto di Mefisto.
Non vedo perche questa morte, debba sconvolgere così tanto i lettori storici.
Quando poi addirittura in realtà morte non è, visto che a voler essere puntigliosi, il corpo di Parker è ancora vivo e vegeto, ed i suoi ricordi (e quindi anche l'anima?!) sono ancora da qualche parte nel cervello momentaneamente occupato dal buon Otto Octavius.
Ennesimo povero evento pubblicitario in casa Marvel insomma, al quale dovreste ormai essere vaccinati, o averci fatto il callo, ma in cui con ogni probabilità ci ricascherete con tutte le scarpe.
Baci ai pupi.
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