Non va trascurato un piccolo gruppo di novelle improntate ad una fortissima tragicità e tristezza, tra le quali ricordiamo La piccola fiammiferaia, Scarpette rosse, La storia di una mamma.
Infine altri componimenti dell'Andersen rispecchiano la vita del mondo animale e del mondo materiale o delle cose inanimate: L'usignolo, La chiocciola e la rosa, Il rospo, L'abete, L'ago, e Penna e calamaio.
Tuttavia Andersen supera se stesso nelle fiabe in cui la fantasia si abbandona ad un galoppo sbrigliato e gli permette di creare cose stupende ed affascinanti e trame fantastiche. In questo senso Sirenetta è forse la più bella.
Hans nel periodo migliore della sua gloria, potè vivere anni tranquilli, felici, ovunque stimato ed acclamato, che gli fecero dimenticare quelli duri e difficili della fanciullezza e della giovinezza. Le principali corti d'Europa gli offrirono ospitalità e sempre venne colmato di onori. Letterati insigni dell'epoca come Charles Dickens, Enrico Heine e Victor Hugo lo considerarono un illustre collega ed ebbero per lui parole di viva stima, di grande ammirazione e di sincera amicizia.
Si narra che un giorno, essendo egli ritornato ad Odense, una folla strabocchevole lo accolse trionfalmente, tra scroscianti battimani. Hans Christian Andersen si spense il 4 agosto 1875 nella villa dei signori Melchior, suoi amici intimi. Prima di morire pronunciò queste parole:"A Dio e agli uomini la mia riconoscenza e il mio amore".
Odense ha eretto in suo onore una statua che domina l'ingresso del giardino dei Cigni. In città tutti conoscono la casa dove nacque Andersen, meta di visitatori e di studiosi; ivi sono raccolti libri, fotografie e cimeli del grande scrittore.
<=Hans Christian Andersen...la storia continua
Se vuoi leggere qualche novella segui i link:
La piccola fiammiferaia
L'acciarino
La Sirenetta
L'Abete
L'Usignolo