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Hans Schirmacher e Olga Sinclair: un Viaggio Pittorico tra Poesia e Bellezza

Creato il 04 febbraio 2015 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Hans Schirmacher e Olga Sinclair: un Viaggio Pittorico tra Poesia e Bellezza

Nelle Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, sponsorizzata da NICE - New Italian Cinema Events, si è conclusa ieri L'armonia della natura, mostra antologica dedicata ad Hans Schirmacher.

Nato ad Amsterdam, fiorentino di adozione, Schirmacher ha dedicato gran parte della sua ricerca artistica alla pittura di paesaggio. Diplomatosi all'Istituto per le Arti Grafiche nella sua città natale, ha poi viaggiato attraverso Francia, Germania e Austria, dove è stato assistente scenografo in teatro. In Svizzera ha lavorato come disegnatore grafico, infine nel 1958 si è stabilito a Firenze, dove nel 1967 ha tenuto la sua prima mostra personale e tuttora vive. Fuori dall'Italia, ha tenuto personali in Marocco, Olanda, Stati Uniti e Russia.

Oltre quaranta opere - tra dipinti a olio e acquerelli, tutti appartenenti alla produzione degli ultimi due decenni - sono state scelte per quest'occasione. Ogni lavoro è pervaso dal sentimento della natura, in cui chi osserva si trova immerso in modo totalizzante. La mostra compie un ideale viaggio in luoghi più o meno vicini, spazi fisici e mentali, attraverso cui si dipana la storia umana e artistica del pittore. Paesaggi costieri, boschivi oltre a visioni urbane, che abbracciano idealmente in una sintesi perfetta l'inverno di una innevata Jaroslav (Russia) e le isole del Sud Italia.

Lo sguardo si posa sul paesaggio per scorgervi la poeticità più intima dell'esistente, attraverso colori pacati e tenui, uniti a un sapiente impiego della luce. Così la visione luminosa e serena delle colline toscane fa ben trasparire la solitudine contemplativa dell'osservatore, le sensazioni più intime di paesaggi dove spesso la figura umana è assente, suggerita solo dalle architetture o posta sullo sfondo; luoghi quotidiani, ma talvolta colti in momenti particolari come un'alba, o costieri, in cui le masse d'acqua sembrano fondersi col cielo sovrastante. Negli scorci urbani, fiorentini o della natìa Amsterdam, è lo spazio chiuso di una piazza o la verticalità dei muri e degli edifici che dialoga con la luce per far emergere l'emozione più intima di chi osserva. Così come Venezia, in cui la laguna, con le isole sullo sfondo, suggerisce una calma quasi melanconica. O i boschi dell'amato Mugello, in cui sono gli alberi che si fanno vere e proprie architetture naturali.

Nelle vicine sale espositive del Museo Mediceo, invece, potrete visitare ancora fino al prossimo 26 febbraio, Olga Sinclair - Retrospettiva. Figlia del maestro Alfredo Sinclair, Olga, nata nel 1957 a Panamá, è la prima donna sudamericana ad esporre a Palazzo Medici Riccardi. La mostra, composta da circa cinquanta dipinti è organizzata dalla Provincia di Valencia con la collaborazione della Città Metropolitana di Firenze ed il patrocinio del Comune di Firenze.

Ripercorrendo gli oltre quarant'anni della sua carriera artistica, nelle varie fasi del suo percorso iniziato a soli quattordici anni grazie all'aiuto del padre, la retrospettiva illustra i diversi periodi della sua pittura: dall'iniziale influenza paterna alle sue prime nature morte in cui si avvertono suggestioni che molto devono a Giorgio Morandi, dall'intimismo dei classici olandesi fino all'influsso, più recente, di Francis Bacon e dell'astrazione.

Dai carboncini dedicati allo studio dei nudi risalenti all'Accademia d'Arte di Madrid, attraverso la produzione realizzata a La Paz in Bolivia o durante la permanenza in Indonesia (e dove è visibile l'influsso di Paul Gauguin), arriviamo alle opere più recenti. In definitiva, una rassegna suggestiva che palesa come la costante della produzione dell'artista panamense sia la ricerca della bellezza in ogni sua declinazione, una bellezza ben rappresentata sia dalla quotidianità dei ritratti che dalle forme più astratte.


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