Magazine Diario personale

Happy Birthday to me….

Creato il 28 marzo 2012 da Lamagadioz

Ragazzi, ieri era il mio compleanno e ieri avrei voluto scrivervi ma guarda caso lavoravo e guarda caso ero piena di robe da fare quindi…ciccia!
Ora sono sul treno da Torino a Milano, quindi ho tempo e vi scrivo!
Alla tenera, anzi direi tenerissima età di 31 anni (e non provate a dire che sono una donna, perchè non è vero, sono cose queste che non mi si devono dire..) non ho voglia di fare bilanci perchè i bilanci si fanno dopo i 95 anni, prima è inutile. Prima è tutto un divenire, una costante evoluzione e non serve troppo guardarsi indietro se non per essere contenti, perchè si è fatto quello che si è fatto e si ha ancora tanto tempo innanzi per farne altrettanto e ancora di più. Mia nonna ha 85 anni e si sente una ragazzina, ha due cellulari e se non fosse per il mal di schiena starebbe in giro dalla mattina alla sera….quindi, non è mai finita finché non è finita!

Anyway…..negli ultimi posts vi ho descritto la frenetica vita milanese che mi sta togliendo energie…e ho dato inconsapevolmente la colpa a Milano e ai suoi ritmi per la mia stanchezza. Mi sbagliavo di grosso. Qui Australia ci cova! Come sempre!

:-D

Il fatto è che da quando sono andata in Australia ho cambiato vita. Assolutamente e drasticamente, ma solo oggi forse me ne sto davvero rendendo conto. L’Australia come ho già avuto modo di dire altrove si può considerare lo spartiacque della mia vita..non il giro di boa perchè non sto tornando indietro dopo un certo percorso, ma semmai il mio percorso lo dissemino di boe tanto lo voglio far diventare lungo!

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Per spiegarvi cosa intendo, ve lo descrivo. Dopo una settimana lavorativa intensa, sabato mattina mi sono alzata alle otto per fare alcune faccende di casa, poi alle 11 sono andata ad ammazzarmi (correre), poi sono rientrata a spadellare (preparare il pranzo) poco dopo sono uscita con il mio ragazzo per andare a comprare una roba che mi serve per il lavoro (chiamiamolo shopping) poi alla sera pizza e cinema (ho dormito quasi tutto il tempo in sala, o ero troppo stanca o fors eil film era una cag…..ta)

Domenica sono andata di nuovo ad ammazzarmi ma questa volta in bicicletta, poi pranzo in famiglia, poi festa di compleanno dove non ho toccato dolci perchè ho l’intestino a brandelli e mi scendevano le lacrime a vedere i parenti del mio ragazzo strafogarsi di tiramisù e torta alla panna (tortura…) poi a casa a stirare (doveri…) poi uscita con amici e cena in pizzeria (ho mangiato un’insalata…).

Questo è più o meno il copione di ogni week end, con qualche leggera variazione: se non ci sono compleanni, si esce comunque o io trovo comunque qualcosa da fare, piuttosto pulisco casa e se proprio voglio rilassarmi….vado a correre!

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Quindi, in few words come si dice in inglese, non sto mai ferma. Allora, è colpa di Milano o sono io che sono una pazza? La risposta giusta l’avete già intuita. Ma si sapeva che io ero fuori di melone.

Sto facendo le stesse cose che facevo a Sydney. Non sto mai ferma. A Sydney mi alzavo, quando non lavoravo, la massimo alle 9 perchè mi sembrava di perdere troppo tempo se dormivo!

Facevo mille cose, giravo, mi massacravo le scarpe e le gambe a fare chilometri per quella città che non smetteva mai di stupirmi, uscivo sempre e piuttosto me ne andavo al cinema da sola (che figata!!! Sembra triste, in realtà è una grande figata ma in Italia pochi hanno il coraggio di farlo!).

Prima della mia partenza alla volta della terra dei canguri, la mia vita era piuttosto piatta e pigra. Ero pigra. Non era colpa del lavoro, non era colpa dell’Italia, o forse in parte lo era, ma mi pare troppo comodo dare colpa al paese…se adesso sono diversa lo devo a me, e semmai a un altro paese, l’Australia. Sono io a essere cambiata, sono io l’unica responsabile delle mie azioni.

Avevo poca voglia di fare qualsiasi cosa, passavo le giornate tra un servizio da scrivere e i programmi di Sky. E’ stato in quel periodo che mi sono innamorata di Fox Crime! Dopo la moka, per me Fox Crime è l’invezione migliore che l’uomo abbia concepito

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Ero depressa, non giriamoci intorno. Incapace di mordere la vita e gustarmi ogni singolo istante. Vivevo, non esistevo. Colpa mia, colpa anche forse di un lavoro che aveva smesso di incantarmi e un rapporto che aveva perso la sua magia…. ma io non facevo davvero nulla per cambiare le cose. Ho lasciato che le cose che andavano male (lavoro, rapporto di coppia al tramonto) offuscassero quelle che andavano bene (tutto il resto: salute, famiglia, amici…io!). Avevo perso la voglia di vivere e quando entri in questa spirale dove ti autoconvinci della tua inutilità…non c’è niente che ti tiri su, puoi solo continuare ad andare giù e quando tocchi il fondo,continuare a scavare.

E io stavo proprio iniziando a scavare quando mi è tornato un barlume di lucidità. Un luccichio che mi ha fatto incazzare come una biscia, una voce interna che ha cominciato a schiaffeggiarmi e a dirmi che così non potevo continuare.

La nostra forza siamo noi. E’ inutile pensare che siano gli altri o altre cose a renderci vincenti e a farci superare le avversità. Come dice sempre mia madre, siamo noi il nostro miracolo, punto.

E così, quel pomeriggio di fine aprile, un piccolo miracolo è avvenuto dentro di me. Mi sono ribellata. Ho detto basta, e che caspita. Ma scherziamo? Che vogliamo continuare a trascinarci così per tutta la vita? NOOO!!!

Per prima cosa ho fatto quello che fanno tutte le donne in crisi: sono andata dalla parrucchiera.

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Mi sono fatta le “extensions”….erano così lunghe che sembravo una bambola di pezza, ma chissene!!

Il resto della storia lo conoscete. Ho chiuso la relazione, disdetto l’affitto della casa e prenotato il volo per Sydney. E laggiù una nuova Angelica è rinata. E’ stato merito dell’Australia? O è stato merito mio? Sono stati i canguri a farmi rinsavire, o la mia voglia tremenda di vivere che nemmeno la depressione è riuscita a buttare giù?

E’ merito mio. Lo dico a polmoni pieni e cuore colmo di orgoglio. Magari voi la penserete diversamente, ma se sono quello che sono oggi è senza dubbio merito delle esperienze di vita che io ho deciso di fare. Non è stata l’Australia a rendermi così, ma la mia decisione ad andare laggiù per rimettermi in discussione e rinascere nuovamente, come l’Araba Fenice rinasce dalle proprie ceneri, un’immagine splendida che ho già usato in passato e a cui sono estremamente affezionata. Un giorno forse me la tatuo,l’Araba Fenice!

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E quindi, per tornare al punto di partenza e concludere il post, se adesso a Milano mi sento così esausta non è colpa della city o della metropolitana o del lavoro. Ma di quell’instancabile voglia di vivere che infonde la mia anima e mi accompagna da quel benedetto giorno che ho prenotato il mio volo per Sydney nell’ormai lontano maggio del 2009.

Non mi va più di perdere tempo, di dormire troppo, di poltrire davanti alla tv. Non voglio più annoiarmi e preferisco che la vita mi sfianchi per tutte le cose che faccio. Da stirare ( e attivare il robottino aspirapolvere!) ad alzarmi presto per andare a correre, a preparare la cena per il mio ragazzo. E viaggiare, cosa che non voglio smettere di fare, ma questo lo sapevate già.

:-)

Quindi, happy birthday to me!

Un bacio a tutti voi.

E come disse Steve Jobs, siate affamati e pazzi. Sempre

La Maga


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